Tra Bentegodi e Allianz Stadium per molti affiliati della Torino bianconera l’unica nota positiva di queste due giornate della Serie A appena iniziata sono i 6 punti che tengono la squadra al comando (ovviamente non solitario) del campionato.

La squadra si è presentata ai nastri di partenza con in bisaccia il Tricolore e la Coppa Italia conquistati nella stagione precedente (cosa che succede da quattro anni di seguito), ma si è portata in eredità anche molte prestazioni sottotono e un gioco che in più di un’occasione nel campionato passato è paurosamente latitato. Tra le fila dei bianconeri poi, quest’anno, si scorge il marziano Ronaldo fresco di dipartita dalla Casa Blanca e pronto alla sua nuova avventura in Italia, chiamato ad essere il tassello mancante per affermarsi anche in Europa.

Pronti via e il gioco, anche se riferito alle prime giornate, molti dicono essere il solito lento e sterile dell’anno scorso con poche idee e la netta sensazione di confidare unicamente sugli sprazzi dei singoli e sul fatto che in un modo o nell’altro la partita la si porta a casa. La pillola da digerire si inasprisce ancora di più se andiamo a cercare in classifica marcatori il numero 7 juventino, ancora a secco dopo due giornate.

In quella che molti di voi, colleghi tifosi juventini, considerano una valle di lacrime ecco intravedersi la luce di una bella sorpresa sotto la Mole. I 180 minuti disputati portano alla luce della ribalta, per gli occhi più attenti, una figura poco considerata nello scacchiere tattico e che sino ad ora sta dimostrando un peso e un valore non indifferenti: l’esterno basso.

12 e 20, questi i numeri da tenere a mente in questa nuova stagione. Alex Sandro e soprattutto il nuovo acquisto Cancelo si sono dimostrati semplicemente devastanti in fase offensiva e a tratti oculati in fase difensiva.

La nota dolente può essere il fatto che in queste due giornate abbiano lavorato ad “ispirazione alternata”: se nella trasferta di Verona ad esaltarsi con giocate sopraffine è stato il brasiliano mentre Cancelo ha mostrato insicurezza e ha portato al rigore della rimonta del Chievo, ieri è stato il portoghese a dimostrarsi letale in fase offensiva facendo il suo lavoro in difesa dove invece Alex Sandro ha sbagliato tutto lo sbagliabile.

Quando raggiungeranno entrambi la condizione e saranno precisi in entrambe le fasi la Juve si ritroverà con due elementi di pregio e due lame affilate pronte a tagliare dal basso le compagini avversarie con tanta corsa, velocità e facilità nel saltare l’uomo, certamente i due esterni offensivi più pericolosi in circolazione in Serie A.
Il talento lo hanno già ben dimostrato.