Non è più la nazionale del 2006 e questo è un dato acclarato da giorni, mesi, anni.
Il C.T. nel lontano 2006 poteva scegliere tra una schiera di calciatori di caratura mondiale come un bambino poteva scegliere il suo dolcetto in una fabbrica di cioccolato.

Tralasciando Willy wonka, gli italiani dal cuore a strisce verde, bianco e rosso hanno sempre sostenuto la nazionale anche nei momenti più tristi, fino a toccare il fondo contro la Svezia. Oggi si riparte, altre nazionali partono per il mondiale, la nostra per riscrivere un nuovo libro con un nuovo C.T: Mancini, da sempre a mio modo di vedere più coordinatore che allenatore.

Il miglior c.t., forse, sarebbe stato Allegri, ma non è arrivato il suo tempo, non è ancora una nazionale vincente. Si riparte con un capitano di 31 anni, giocatori giovani, di prospettiva, forse non così tanto di prospettiva come si può sperare.
Un'Italia ridimensionata, non a livello di altre nazionali, ma che può esprimere un bel gioco e può far divertire. Non vinceremo i prossimi europei, magari nemmeno i prossimi mondiali, ma abbiamo un buon presupposto da cui ripartire.
Negli ultimi anni la nostra Under 21 è sempre stata nella top 5 europea, perché questo percorso non è stato continuato anche nella Nazionale maggiore? E se contro la Svezia fosse scesa in campo questa giovane squadra che mister Mancini sta per portare in campo? Magari avremmo visto i mondiali dalla TV lo stesso, ma con orgoglio.