Gli ones to watch per la stagione 2021/22, i giocatori da tenere d'occhio sono 10, ed io dico che dovreste essere Steve Buscemi per osservarli, così da avere un occhio da sostituire giorno per giorno nell'anno che verrà. I 10 calciatori U-23 che ho scelto, si contraddistinguono, tutti, per la voglia spiccata di cambiare il mondo, penso anche più dei tre amici seduti al bar con Gino Paoli nel '91. Ne ho per tutti i gusti: italiani, gnomi, ipocritamente sudamericani, interisti... c'è di tutto.

I giovani si devono responsabilizzare? Chi ha creduto mai a teorici aforismi pronti e fatti quali "il tuo posto nel mondo è dentro di te, non serve cercarlo altrove"? Semplice. Più o meno, accostando uno scambio di battute dal film "Bugiardo Bugiardo" (1997) ed utilizzando qualche formula inversa, anche voi potreste ricavare la risposta più vera a riguardo. Vi spiego: nella pellicola (con Jim Carrey nella parte del padre), il figlioletto spiega al babbo: "papà, ma la maestra dice che la bellezza è dentro ognuno di noi". E dunque Carrey si espone con un cinismo spiazzante: "sì, è una cosa che dicono solo i brutti ed i grassi". I giovani che ho scelto io non si devono responsabilizzare, sono già sul trampolino di lancio per avviare una prospera carriera! Il Grande Salto sarà, però, nella stagione 2021/22. Grandi poteri, grandi responsabilità. Uomini forti, destini forti.

Infine (breve dietro le quinte) per scegliere i 10 protagonisti sembrava di giocare ai 10 piccoli indiani (la Prudenza non è mai troppa!). Dieci piccoli indiani se ne andarono a mangiar, uno fece indigestione e solo nove ne restar... fortunatamente non sono giunto alla parte che recita "solo, il povero indiano in un bosco se ne andò...", dieci! Dieci come dieci, sono giunto a dieci!  

(Le statistiche saranno tratte da transfermarkt.it )

 

10 talenti U-23 per il 2021/22

1) Giacomo Raspadori (Sassuolo)

Dai, questa era facile. La più facile. Serie A, e dopo un finale di stagione tanto stuzzicante sono in molti ad essersi appuntati il nome dell'attaccante da Bentivoglio, di fede interista ma in ruolo nel Sassuolo. E partiamo da qui. In attesa di scoprire le dimensioni dell'Ambizione nel nuovo Sassuolo marchiato "mister Dionisi", De Zerbi ha lasciato già un regalo gratis, ed in un mondo in cui il gratuito va perdendosi. Il nuovo tecnico dello Shaktar ha affidato un dono al proprio successore, un regalo di nome Giacomo, e poi classe 2000, l'anno scorso marcatore di 6 gol e con le spalle ricurve dopo l'esperienza magnifica di Euro2020. Spalle larghe, dunque anche Mancini ha lasciato qualcosa! Dionisi da allenatore riceve due assist da capitalizzare! Un centravanti longilineo e rapido, capace di muovere la palla con tecnica negli ultimi metri e versatile sul campo: poi centravanti, all'occorrenza ala o seconda punta. Di lui dicono che sia un angioletto, ma sotto il velo bianco nasconde una Magnum 44 carica. Ha dalla sua parte la possibilità di trovare un buon minutaggio con un Caputo ciondolante. E l'impressione è che il Gioco degli Amori abbia ancora poco da attendere, il silenzioso corteggiamento tra Raspadori e l' Inter può avverarsi presto. S'ha da fare.

2) Diego Lainez Leyva (Betis)

Un nome da ricercare. Ala sinistra o trequartista, è un classe 2000 da Villahermosa de Mexico, 167 centimetri e cinquantotto kilogrammi di peso, lavora nel Betis di Siviglia e mi ricorda molto Brahim Díaz. Una grande abilità nel saltare l'uomo o gli uomini. Ma forse "saltare" non rende l'idea. Il giovane non salta tipo cavalletta, li evita proprio gli avversari, e con l'inganno. Gli piace giocare sull'equilibrio di due talloni fortissimi, infatti riesce a portare palla e frenarsi con una facilità disarmante sugli stivali, poi piegando le ginocchia obbliga l'avversario a flettere le caviglie. E lì diventa mortifero, perchè decide lui che gioco fare. È rapidissimo nello spostare il pallone e con l'esterno del piede ci sa fare. Transfermarket gli dà un valore di mercato pari agli 8 milioni di euro. È la classica mezza punta leggera peso piuma ma letale nell'uno contro uno, ti può mandare al bar di Gino Paoli.  

3) Eric García (Manchester City)

Non vi mentirò: non c'è una ragione puramente tecnica dietro al suo nome nella lista. Certo che è bravo questo difensore, è un 2001 ed ha giocato gare da titolare degli Europei con la Spagna. Ora tornerà alla base, Manchester City Station, e Pep Guardiola avrà bisogno di lui. Tutto qua. Lo getterà tra i titolari qualche volta in più dello scorso anno ed è semplicemente giunto il suo tempo. Aumentano i minuti, le gare, le vittorie sul campo. Vincere aiuta a... maturare. E con Guardiola che si ritrova tra le mani un 2001 di belle prospettive e che decide che il ragazzo abbia bisogno di trovare minuti per la sua crescita, allora non può esserci ragione scientifica quale la terra è piatta o ecco la ricetta per creare la Coca Cola che possa interferire sul destino d'un calciatore. Un difensore piuttosto veloce nelle diagonali difensive e fornito di discreta tecnica, poi che viene scelto dal tempo per giocare. Per Guardiola. Stop.  

4) Riqui Puig (Barcellona)

Gran palleggiatore per cui, come per García, è semplicemente giunto il tempo di giocare. E di farsi vedere. Classe '99 di ruolo centrocampista, 169 centimetri e 56 kilogrammi, lui dal 2013 studia come toccare la sfera, e lo fa nella cantera del Barcellona. La tecnica nel gestire la sfera è evidente, passare il pallone ai compagni e giocare ad uno o due tocchi è quanto di più semplice al mondo. E dopo tanti anni di titoloni nelle giovanili! Koeman vorrà buttare nella mischia del mazzo il suo jack di cuori, e se il ragazzo non dovesse trovare spazio con un Busquets preda della logica dei migliori vini, invecchiato, sono certo che il Barça tenterà di girare in prestito la promessa meno scoperta sul grande palco, ad oggi, degli Azulgrana 2020/21.  

 

5) Patson Daka (Leicester)

Colpaccio del Leicester. I dirigenti delle Foxes hanno aperto dei cerchi nell'acqua, gettando dei mossi monolitici nel mare ed un gran rumore sul panorama di tutto il calciomercato. Potenzialmente questo è il talento con i numeri più terrificanti sulla lista. Classe '98 dallo Zambia, l'anno scorso 27 gol in 28 partite con il Salisburgo in Bundesliga. Una folgore dal cielo, questo giocatore ha tutto per essere un crack della Premier League: prepotenza, velocità rara e potenza già dichiarata nelle gambe, ha i numeri da centravanti, pericoloso negli spazi e dotato di una discreta tecnica nel dribbling. Solamente, non è un attaccante da farti salire spalle alla porta, in tal caso può agire da esterno di sinistra. Non viene pagato in noccioline e liquirizia, il Leicester ha sborsato 30 milioni!  

6) Michael Olise (Crystal Palace)

Fategli muovere la palla ed esaudirà i vostri desideri. È un francese classe 2001 che gioca in Inghilterra, l'anno scorso obbediva da mezzala nel Reading, quest'anno finalmente potrebbe sfogarsi da trequartista. È stato pagato quasi 10 milioni dal Palace e... certo, l'allenatore delle Eagles è quel Vieira che non credeva negli Azzurri! Ahiahiahi! Il compito non sarà poi tanto semplice, dovrà riuscire a far dimenticare Ebereche Eze, un trequartista parecchio intrigante che mancherà per molti mesi dopo il tragico infortunio al tendine d'Achille subito in maggio (altrimenti avrei messo anche Eze sulla lista). In molti in Inghilterra pronunciano il suo nome con ampie speranze, Olise è un giocatore con un bel cinturone di armi. La tecnica è cristallina, ma il dribbling affascinante del francese è l'eccezione che si fa regola.  

7) Riccardo Sottil (Fiorentina)

Sottil! A Firenze è necessario essere fiduciosi verso il futuro prossimo di questo esterno classe '99. Nella scorsa stagione ha sofferto un lungo infortunio alla coscia ed il Cagliari s'è dovuto arrendere di fronte alla mancanza dei suoi uno contro uno o di quelle sgroppate selvagge sulla fascia. Sottil era considerato un'eccellenza nel settore giovanile italiano, non può essere una coscia riparatasi il mezzo per gettare amnesie sulle considerazioni anche recenti. Dopo un Ribery che dice addio, a Firenze ci si imbatte in un Sottil che scopre Vincenzo Italiano, allenatore che sa valorizzare anche una gemma ritrovata quasi per caso sotto il tappeto di casa. Casa, casa. A volte si utilizza impropriamente un termine dalla definizione chiara. Ma casa-Sottil è a Firenze.  

8) Ryan Gravenberch (Ajax)

Dovrà essere l'anno dello scoppio definitivo, dei fuochi d'artificio nel suo campionato, quello olandese... così poi da fuggire in uno dei top 5 campionati! Magari l'Italia! Secondo Transfermarkt questa mezzala da 190 centimetri che alterna intensità e qualità, capace di giocare anche da "5" di fronte alla difesa come mediano ha già un valore pari a 33 milioni di euro. Sarebbe troppo semplice scrivere che è l'ultimo di una dinastia di futuri campioni con la maglia dell'Ajax. Ma è vero. L' ultimo degli olandesi (per ora) dunque. Da sottolineare un gran posizionamento senza palla, ed una notevole freddezza in fase di gestione della sfera, l'ultimo dettaglio dovrebbe essere proprio dei crotali e di altri rettili. Invece no. Gravenberch è potenzialmente il miglior giocatore tra questi 10, ed anche il più giovane essendo nato nel 2002.  

9) Matteo Lovato (Atalanta)

Colpo fresco-fresco di Percassi da 8 milioni. Mi correggo: gran colpo. In questa situazione il talento c'è, ma a volte non dipende solo dal giocatore, bisogna considerare pure l'ambiente, ci sono allenatori che cambiano i propri ragazzi. E Lovato verrà plasmato da Gasperini, mi è difficile immaginare la crescita del difensore classe 2000 frenata nell'Atalanta. Ed essendo, attualmente, Bergamo la migliore piazze per le giovani speranze, mi pare già tutto apparecchiato: cucchiai, forchette e coltelli. E poi Lovato ritroverà la difesa a 3, soggetto di studio a Verona. Non sarà solo fortuna, sarà un bel fiore d'estate, e come tutti i fiori si farà bello in primavera.  

10) Joey Veerman (Herenveen)

Può sembrare acerbo, ma è il mio preferito, ho un debole per lui. Il talento del ragazzo non si deduce dalle statistiche, l'olandese è una macchina nei passaggi (vi lascio un video in fondo all'articolo). Veerman è un mediano classe '98, il suo valore di mercato supera gli 8 milioni ed i suoi lanci da regista nel campionato olandese sono utopia. Certo, Veerman avrebbe più possibilità di sorprendere nella prossima stagione se si trovasse in uno dei top-5 campionati europei, non all'Herenveen. Si è fatto sotto proprio il Verona (trattato poco fa nel caso Lovato), la trattativa tra i due club sembra però faticare a procedere. A questo ragazzo per mettere un compagno davanti la porta basta guardare avanti dalle zone centrali del campo: poi palla alta, rasoterra, imbucata, sventagliata. Te la fa arrivare la palla. Quanto abbiamo visto nella scorsa stagione di Eredivise è un assaggio, ora spero di ingozzarmi fino a provare dolore al pancino, qualche rumorino lo sopporterò volentieri. Voglio l'indigestazione di Joey Veerman.  

 

I 10 talenti U-23 per il 2020/21:  

Raspadori, Lainez, E. García, Puig, Daka, Olise, Sottil, Gravenberch, Lovato, Veerman  

 

Damiano Fallerini