Se nasci nel settore giovanile dell'Ajax, se non hai compiuto ancora 19 anni e ti ritrovi ad aver disputato già 80 partite ufficiali con i lancieri e 7 con la tua Nazionale, forse sei un predestinato.
E attorno a questo predestinato girano gli osservatori di mezza Europa che conta: Bayern Monaco, Barcellona, Juventus... Matthijs de Ligt è il nuovo fenomeno del calcio olandese, ormai in calo dalla finale del Mondiale 2010 persa contro la Spagna. 

Difensore centrale, classe 1999, fisico possente. Un po' in controtendenza con i vecchi fenomeni che tirava fuori la terra dei tulipani, spesso votati al gioco offensivo. Bravo tecnicamente, utilizza con disinvoltura entrambi i piedi con preferenza per il destro.
Abile nel gioco aereo e nell'anticipare l'attaccante avversario nonostante la stazza (188 centimetri), è abituato a giocare da centrale di destra nella difesa a 4 nel club: a lui spetta spesso il compito di far partire l'azione mettendo in mostra le sue qualità di passaggio e di visione di gioco.  Identico ruolo ricoperto nelle Nazionali giovanili in cui è stato chiamato in causa, dall'Under 15 all'Under 19, dove si è messo in mostra davanti ai più esperti scout europei.
Il salto di qualità e la costanza di rendimento degli ultimi 2 anni (finale di Europa League giocata da titolare inclusa) gli ha permesso di saltare lo step dell'Under 21 ed essere convocato già con la maggiore in odore di rifondazione, con la quale ha disputato 7 presenze, consentendogli di ricoprire anche il ruolo di centrale di destra in una difesa a 3. Insomma un bel biglietto da visita per una squadra che vorrebbe continuare a dominare e fa della variabilità tattica un suo punto forte. 

La stampa di casa lo paragona al connazionale e collega di reparto Van Djik, ma qualità e carattere possono anche suggerire una certa somiglianza con un giovanissimo Leonardo Bonucci, per quanto l'ascesa del centrale ex Juventus sia arrivata più tardi rispetto a De Ligt. Dopo una prima stagione in prima squadra, condita da 23 presenze e ben 3 reti, si è affermato incrementando il bottino di gettoni a 39, sempre con 3 reti all'attivo che fanno di lui un pericolo per le difese avversarie sui corner e sui calci da fermo.
E' da 12 mesi un pallino di diverse squadre europee che in un primo momento hanno dovuto affrontare il muro eretto dall'Ajax, maestra di plusvalenze derivate dai giovani usciti dal suo vivaio, che ha preferito temporeggiare un anno in più con la speranza che il prezzo del giovane centrale lievitasse.
E così è stato. 
Dall'offerta del Tottenham di 20 milioni di euro di luglio 2017 prontamente rifiutata si è passati ad una valutazione di 50 milioni, che lo rendono uno dei difensori più cari al mondo in ottica futura. Stavolta l'Ajax sembra intenzionata a cedere alle tentazioni delle big europee, pronte a fare carte false per avere il centrale di domani.
Oltre al Barcellona un pochino defilato dopo il rinnovo di Umtiti, agli stessi Spurs e al Bayern Monaco, anche la Juventus ha chiesto informazioni. Di qualche giorno fa la notizia di una visita segreta di De Ligt e procuratore al centro sportivo della Continassa di Torino per scoprire un po' il mondo Juve, accompagnati da Pavel Nedved. Visita poi replicata in Nazionale in vista dell'impegno Italia-Olanda, proprio all'Allianz Stadium. Serviranno 45/50 milioni, scongiurando l'ipotesi di un'asta che farebbe lievitare ancora di più il costo del cartellino. Ma la Juventus c'è, in attesa di definire meglio il mercato che sarà. 
L'intenzione di monitorare il profilo di Matthjis De Ligt è forte ma l'offerta all'Ajax potrebbe arrivare soltanto dopo aver ceduto in un reparto ben folto. Si fanno i nomi di Benatia, in odore di cambiar maglia e campionato, o Rugani, seguitissimo dalla Lazio in caso di trattativa con la Signora per un altro papabile fenomeno di domani, il cui nome è scritto in grassetto sul taccuino di Marotta e Paratici.