Ieri mattina dietro casa mia stavano facendo dei lavori stradali, un bulldozer smantellava il manto di asfalto, tra l'altro rifatto a nuovo pochi mesi prima, e incuriosito ho chiesto ad un operaio quale ne fosse la causa. La risposta fu lapidaria: "dobbiamo cambiare le tubature idriche ormai vetuste!" Ringraziai per la risposta e rientrando a casa pensai fra me e me, complice la mole gigantesca di quel bulldozer a oscurarmene l'ingresso, alle tribolazioni passate e presenti del nostro Milan. La similitudine con quei lavori volti a sostituire i tubi dell'acqua interrati mi ha rievocato vecchi mali mai guariti, o mal curati, della nostra squadra.  

Ma andiamo per ordine: perché una strada con la pavimentazione nuova completata tre, quattro mesi fa, è stata prima fatta se poi andava smantellata per cambiare il sottostante impianto idrico? Gli ingegneri e gli addetti ai lavori non lo sapevano? Oppure conoscevano il problema ma lo hanno taciuto così il Comune, o chi per esso, avrebbe commissionato l'opera a due imprese anzichè una (con ovvio maggior guadagno)? E per trovare un'analogia con le nostre tristi vicende, le vie milaniste, secondo voi necessitano solo di una robusta riasfaltatura, come hanno tentato invano nell'ultimo lustro varie Dirigenze con diversi Staff tecnici, con nuovi giocatori in tutti i ruoli (taluni brocchi, tal altri anche buoni)? Sicuramente la risposta è no!
Abbiamo così assistito ad una serie di cambi di proprietà, di amministratori e ad un giro di denaro incomprensibile per arrivare a cosa? A un bel niente! Le nostre storiche rivali, vedi Juve 10 anni fa in B e poi 8 scudetti di fila, vedi Inter che con l'ultimo cambio di proprietà è rientrata in C.L., vedi Roma che al di là di vicissitudini varie è comparsa lottando e ben figurando in C.L. e infine anche il Napoli che da anni ormai è al secondo posto fisso in Campionato, e qui mi fermo senza menzionare altre squadre che stanno ben figurando sia nel nostro Campionato che in Europa. Sarà dunque ora d'invertire la rotta, auspicando che il nuovo Comandante Giampaolo sia veramente esperto di navigazione e conosca bene la tecnica veliera per sfruttare al meglio anche il minimo refolo di vento!
Quindi, a mio modo di vedere, non è sufficiente intervenire solo acquistando due, tre, quattro giocatori nuovi (come al solito di seconda fascia, equivarrebbe a una riasfaltatura) o magari ambire all'arrivo di un TopPlayer (e se ci ricapitasse un caso come Higuain?) servirebbe solo a vendere più magliette e raddoppiare il numero degli abbonati, sì un bell'introito al momento, ma poi se va male se ne pagherebbero le conseguenze che, ahimè, già ben conosciamo. 
Dunque la nuova Società dovrebbe ripartire dalle fondamenta,in primis dal luogo di lavoro della squadra: Milanello. Questo rinomato centro sportivo, dovrebbe essere come tale, un centro di vero lavoro, fatica, tattica e tecnica e non più  una sorta di " Sporting Relax Club " al quale negli ultimi anni è scivolato. Il lavoro dei giocatori dovrebbe essere seguito con teutonica attenzione da un vero Staff di allenatori, preparatori atletici, massaggiatori ed in ultimo un bravo psicologo che prepari mentalmente la squadra prima di scendere in campo (una volta andava di moda l'autotraining autogeno) ed infine un bravo Sacerdote che benedica tutto il team ad ogni singolo incontro! Un altro pensiero va al nostro famoso MilanLab,  che fine ha fatto? se lo sono per caso preso i cinesi come preda di guerra, e magari usano i nostri specialisti per curare con nuovi metodi i loro pazienti al posto dell'anziana agopuntura? Una volta funzionava egregiamente ora si parla solo dell'infermeria rossonera sempre più affollata sin dalla prima di campionato (per inadeguatezza dei professionisti addetti? O perchè il calcio di oggi va a 100 all'ora... ma se le altre squadre vanno ad una velocità doppia della nostra!?!) E diamo spazio anche al nostro settore giovanile che dovrebbe sfornare un maggior numero di giovani talentuosi da proporre a supporto, dopo un adeguato rodaggio,alla nostra prima squadra. Atalanta, Torino, Sassuolo, Chievo, Empoli, squadre molto meno blasonate del Milan,sono riuscite in questa impresa, sfornando, negli ultimi anni, giovani calciatori divenuti poi, in altri team, piccoli campioni ricavando dei begli introiti per le Società di appartenenza.          

In ultimo azzardo una considerazione di carattere finanziario. Il nostro Milan è sostenuto economicamente da un Fondo in mano ad Elliot. Sarebbe come dire che il nostro padrone è una Banca che sostanzialmente deve vendere e lucrare sui propri clienti proponendo i prodotti più appetibili (per lei) quali mutui, prestiti, obbligazioni e quant'altro. In Italia il 33% circa dei tifosi di calcio, su una platea di oltre 33 milioni, tiene per il Milan. Cioè circa 9 milioni abbondanti di persone abbracciano la fede rossonera. Se solo anche un terzo dei nostri tifosi aderisse ad un OPA (il numero minimo è 150) e s'impegnerebbe all'acquisto di titoli dal valore simbolico di 20 Euro cadauno, avremmo nelle casse della Dirigenza 60 milioni di Euro! Forse ho voluto azzardare troppo, ma come futuri azionisti saremmo rappresentati da alcuni nostri tifosi, plebiscicamente da tutti noi eletti, uomini di nostra fiducia che andrebbero a rappresentare scelte, progetti, acquisti, insomma avremmo un Milan più nostro e magari più pronto a navigare mari e Oceano alla ricerca di qualche trofeo da aggiungere al Museo in Via Aldo Rossi.  Forse ciò che sto proponendo è pura teoria, se non fantascienza, mai si potrebbe mettere in bella copia, sarebbe una vera rivoluzione, ma è comunque un tentativo per smuovere le acque, da troppo tempo stagnanti e degradate. Altrimenti vedremmo comparire un altro bulldozer arrancante sulle nostre macerie e assisteremmo inerti alla ennesima, inutile, dispendiosa ristrutturazione senza ovviamente produrre risultati alla squadra, con eccezione degli introiti della carta stampata che durante quel periodo ne avrà a iosa!

Come Blogger Milanista, e qui mi rivolgo personalmente al Sig. Pippo Russo, debbo dire che mi risulta difficile trovare argomenti di spessore per parlare del Milan.
E' molto più semplice scrivere di vittorie anziché di sconfitte, qualunque sia la squadra, ed è anche vero che ormai le guerre puniche (la nostra era Berlusconiana) le abbiamo studiate alle scuole medie e poi non se ne parla più.  
Secondo me, Sig. Russo, un Blogger Milanista merita, con tutto il dovuto rispetto per gli altri colleghi, una valutazione espressa con un punteggio "sui generis" dato che, suo malgrado, sta pagando anche con le sue narrazioni, danni di guerra ereditati e difficili da estinguere a breve termine e tra l'altro, nel leggerli, si prova una sensazione di sofferenza unita ad un profondo senso di autovittimismo (come purtroppo l'andamento sul campo ci mostra).          
E torno a ribadire un concetto che è ormai una mia fissa mentale: ho un nipotino di sette anni al quale, magari per il prossimo Natale, vorrei tanto regalare la nuova maglietta RossoNera con sulla schiena il numero ed il nome del suo idolo preferito (Piatek con il nuovo Numero 9!), ma dovremmo tornare a vincere (a lungo) con magari Piatek capocannoniere (sogno?!?) altrimenti nello stesso negozio dovrei optare per un altro genere di dono, una bella scatola di costruzioni a mattoncini... e qual è la sua preferita?... indovinate... quella contenente un fiammante, roboante, supermeccanizzato e telecomandato "Bulldozer "!!!... nooo... ditemi tutto, ma il " Bulldozer "... mai più!

                                 Un abbraccio a tutti i tifosi (Milanisti e Non!)

                                                 Massimo 48