Ecco che ci risiamo! Andrea Agnelli ha iniziato la distribuzione del calcio. Da lui parte l'idea, con il Florentino Perez presidente del Real Madrid, di far diventare un business puro il gioco più bello del mondo. I sentimenti è chiaro sono diversi, c'è chi immagina di giocare sempre contro il Real Madrid, contro il Liverpool, contro il Chelsea o chi per essi, dimenticando che la storia del calcio viva anche di favole, come lo è Stato il Cagliari di Gigi Riva, oppure il Verona Osvaldo Bagnoli, oppure il Napoli di Maradona, senza dimenticare il Leicester di Ranieri... ce ne sono di ricordi belli nel calcio, quello che faceva sognare, quello che ti ascoltavo con la radiolina e ti lasciava immaginare il quasi Gol, dove telecronisti erano gli unici interlocutori di chi non aveva la fortuna di vivere direttamente allo stadio la gara della propria squadra.

Ma questa è un'altra storia, c'erano innamorati di una palla dove giravano personaggi, forse stravaganti, ma almeno attaccati ai loro colori e mi riferisco a presidenti come Costantino Rozzi, Romeo Anconetani, Dino Viola, Corrado Ferlaino, se ne potrebbero nominare tanti, ma sinceramente a molti non sarebbe alcunché di emozionante. Anche perché la stessa società pesa le persone in base al conto in banca e non all'emozione che ti sanno dare in quei 90 minuti! Immagino oggi se Maradona, Platini, Zico, Baggio, Del Piero, sarebbero davvero contenti di giocare 7 /8 gare dove a vincere Sarebbe solo il portafogli... ed invece così bello vedere l'Atalanta che lotta per un posto in Champions a discapito proprio della squadra bianconera.

È proprio vero i soldi rovinano tante cose, e adesso stanno distruggendo un sogno, punto! I colpevoli? Forse tutti, forse nessuno, il calcio aveva bisogno sì di un cambiamento, ma sotto il profilo professionale, soprattutto per l'imbarazzo di guadagni che vanno al di là della decenza, ed in questo momento io immagino il tifoso del Verona dell'Atalanta del Genoa della Sampdoria della Roma della Lazio del Napoli, come si possono sentire realmente, oggi gli stadi sono completamente vuoti perché il covid non ci consente di vivere l'emozione nel guardare i nostri beniamini. Ma se si continua così sarebbe bello lasciarli tali anche quando questo covid sarà stato debellato, per dimostrare che alla fine si sta parlando solo di una partita di calcio dove ci si manda a quel paese ci si prende in giro ma poi alla fine ognuno di noi porterà nel cuore quell'emozione e continuerà a tifare per i propri colori, gli stessi che oggi personaggi come Andrea Agnelli e tutti coloro i quali hanno costruito, con il contributo della ormai azienda calcistica televisiva, il film che non avremmo mai voluto vedere, Io ho usato sempre uno slogan lo sport e il rispetto rispetto allo sport in questo momento posso venire con grande serenità che nessuno rispetta nessuno, se non i loro giochini di borsa e la loro perseveranza nello speculare verso uno sport ormai si avvia a diventare uno spettacolo per pochi intimi essenza ormai emozioni!
Oggi devo dire, e concludo, che mi vergogno di vedere ancora persone che scrivono a favore di questa scelta, non avendo rispetto in alcun modo di chi fino ad oggi ha creduto che il calcio fosse anche divertimento!