Se chiedi ai più come funziona questa nuova Nations League le risposte saranno vaghe.Si va di chi parla di una sorta di serie A o B o C per Nazionali, a chi ti dirà che non conta niente, a chi è un modo diverso per dare un senso alle amichevoli che comunque continueranno ad esserci. Conta quello che conta ma quanto successo nella serata del 14 ottobre ha ribaltato tutto. Trasformando la Nations League in una competizione quasi da Mondiale, e la sfida contro la Polonia è stata come aver vinto un Mondiale. Se l'Italia avesse perso sarebbe stata depressione nella depressione, se avesse pareggiato, sarebbe stata tensione e con la vittoria si è andati oltre ogni euforia. Addirittura già si parla di primato nel girone. 
Cose tipiche all'italiana dove siamo bravi a passare da zero a mille o viceversa nel giro di un niente. Non a caso siamo nella terra della Ferrari. 
Siamo bravi ad accelerare. Ma anche a schiantarci contro i muri. Comunque qualcosa è successo. L'Italia vista in campo contro la Polonia è stata un qualcosa di completamente diverso dal solito. Non era l'Italia scazzata di sVentura, come è stata battezzata dai più quella Nazionale. Aveva carattere, aveva voglia di vincere e soprattutto di giocare a calcio. Ed ha giocato a calcio e bene contro una Polonia temibile e comunque dalle buone individualità. 

Qualità, gioco e giovani. E soprattutto gli italiani ora si sono riavvicinati alla Nazionale. L'amore è scoccato nuovamente. La fiamma si è riaccesa. Cerchiamo di non spegnerla prima del previsto, perchè la strada da percorrere è lunga ed il difficile viene ora a dimostrare che quanto accaduto contro la Polonia non sia stato solo fumo.