L'arbitro ha appena fischiato la fine della partita e contemporaneamente rimandato ancora una volta il rientro dei rossoneri nella massima competizione europea.
Certo, i ragazzi si sono spesi tutto ciò che avevano; ma l'Atalanta ha dimostrato ancora una volta la sua superiorità nel confronto diretto ed ha vinto meritatamente.
Pioli ha confermato che la partita non cancella l'eccezionale stagione rossonera e che una delusione non va confusa con un fallimento; la squadra ripartirà da un livello superiore tra pochi mesi e questa volta sarà più matura e consapevole dei propri mezzi; avrà una superiore maturità che le consentirà di centrare finalmente l'obiettivo mancato in questa stagione.

Anche Maldini si sofferma su quanto di buono fatto e sulle migliori prospettive rispetto all'analogo periodo della precedente stagione; la proprietà è vicina alla squadra, che compatibilmente alla crisi economica che ha colpito tutti i club, cercherà di rafforzare la squadra nella imminente campagna acquisti...
Durante le interviste si sentono i cori e le feste nello spogliatoio dell'Atalanta; loro si' hanno centrato sia la conquista di un titolo (coppa Italia) sia una memorabile seconda posizione nel massimo campionato nazionale e confermata la qualificazione alla massima competizione Europea, nella prossima stagione.
Quindi festeggiano legittimamente la loro terza eccezionale stagione, chiusa con due significative prestigiose sconfitte inflitte a quelle squadre che a turno hanno impersonificato la crema del calcio italiano: Juventus e Milan.
Il timore è che il ridimensionamento subito dalle due ex-Grandi possa essere il terremoto che determina la nuova gerarchia della Serie A. I nerazzurri di Bergamo sfideranno quelli di Milano, per la conquista dello scudetto 2022. Chi l'avrebbe mai sognato?

Spengo la TV ed è quasi mezzanotte; neanche mi riconosco: mi ricordo quale fu la mia reazione alla prima delusione del maggio 1973, la FATAL VERONA; un 5-3 in casa dei veneti che nulla aveva da chiedere a quel campionato, ci costò uno scudetto ormai vinto, dominato dalla prima all'ultima giornata, con lo scettro passato negli ultimi minuti alla onnipresente Juventus. I bianconeri vinsero a Roma contro i giallorossi proprio nei minuti finali: 2-1, io distrussi il mio Grundig portatile scagliandolo per terra.
E torna alla memoria quell'incredibile finale di Champions con il Liverpool, nel 2005; un primo tempo dove in campo c'erano solo i rossoneri: un 3-0 netto senza storia, che avrebbe potuto essere un 5-0 se ci fosse stato riconosciuto un gol regolare e se un palo non avesse negato la soddisfazione del gol a Sheva; nell'intervallo il mio figliolo mi saluta per andare a dormire convinto che ormai c'era poco nulla da vedere, mentre io ebbro di gioia e soddisfazione già pregustavo un giro in centro bandiera rossonera al vento.
Che cantonata: dalle stelle alle stalle in 6 minuti, il Liverpool segna tre gol, tre ci raggiunge e ci supera ai calci di rigori, strappandoci una coppa vinta che già aveva trovato il suo posto nella sala dei trofei della storica location in via Turati 3 a Milano. Passai la notte a sputare insulti a tutti i rossoneri che ebbero il coraggio di farsi intervistare e litigando persino a mio figlio poverino che sentendomi ancora in piedi e nervoso ad ora così tarda, cercava di comprendere ed osava chiedermi cosa fosse successo.
Poi c'è l'amara seconda fatal Verona nel 1990, quando l'arbitro Rosario Lo Bello vendicò il padre ( preso di mira dal Capitano del Milan Rivera molti anni prima) espellendo tutto ciò che vestiva rossonero e consegnando lo scudetto a Maradona, Alemao e al furbo massaggiatore Carmando. In quel caso la mia rabbia esplose nei confronti di tutto il Mondo Calcio, Milan escluso.....

Ma ora è diverso perchè sono nerissimo ma non fiato, anzi non riesco neanche a muovermi: accendo la luce, sono a letto; guardo la sveglia sono le 3,48 ed è solo martedì; mancano ancora 5 giorni alla partita decisiva della stagione del Milan; dentro di me non so se esserne contento... ma sì, finchè c'è vita c'è speranza.
Spengo la luce anche se non sono sicuro di riuscire a riprendere sonno...