Attenzione, perchè è sorprendentemente passata sotto silenzio la rescissione contrattuale avvenuta ieri tra Carolina Morace, allenatrice del Milan femminile e la Società rossonera; un provvedimento che -al di là degli scontati comunicati stampa delle due parti- ha stupito non poco gli ambienti del calcio.

Cominciamo a capire di cosa stiamo parlando. La scorsa stagione è stata riformata la Federazione calcistica femminile; il cambiamento più eclatante è stato il passaggio a un professionismo ormai riconosciuto con la modifica dei campionati; ciò ha prodotto il coinvolgimento diretto di molte club di serie ha, che hanno direttamente acquisito il titolo sportivo di alcuni dei club più importanti dei campionati precedenti: in breve la juventus subentra al Cuneo, la Fiorentina e La Roma rilevano il Titolo delle omonime squadre femminili, il Milan subentra al Brescia e via dicendo.

Il primo Campionato post riforma è appena terminato: lo ha vinto la Juventus dopo una lotta entusiasmante, punto a punto con la Fiorentina, terzo il Milan e quarta la Roma; in coppa Italia  il risultato ha ricalcato il campionato: ha vinto la finale la Juventus contro la Fiorentina; in semifinale la Juventus ha eliminato il Milan, la Fuiorentina la Roma.

La prima stagione del Milan femminile si è dunque conclusa con piazzamenti onorevoli; non è stata centrata la qualificazione in Champions, ma la squadra del tutto da assemblare a inizio stagione, si è comportata bene, sia sul piano tecnico che disciplinare.

La squadra ha avuto un rendimento costantemente positivo: 22 partite giocate, 16 vinte, 3 pareggiate e 3 perse; 54 gol segnati (3° attacco) e 21 gol subiti (terza difesa); il gioco svolto è risultato sempre divertente, a volte spumeggiante; la squadra è riuscita a battere in casa sia Juventus che Fiorentina ed ha lottato per quasi tutto il campionato a stretto gomito cn le prime classificate; ha infine consegnato alla classifica marcatori le prime due classificatesi; Giaacinti e Sabatini.

Durante il campionato non si sono mai verificati atteggiamenti o comportamenti o dichiarazioni criticabili da parte di tutte le tesserate, che hanno mantenuto comportamenti irreprensibili e professionali.

Alla fine della stagione sia lo staff tecnico che i tifosi erano assolutamente contenti dei risultati ottenuti e si pregustava la prossima stagione come lo step definitivo per colmare il piccolo gap verificatosi in questa stagione con le prime classificate.

Ecco che, come un fulmine a ciel sereno ieri giunge la notizia della rescissione del contratto dell'allenatrice Carolina Morace, già tra le più grandi calciatrici al mondo e da qualche anno tra le più affermate allenatrici, l'unica che abbia persino allenato nella serie A maschile. E' vero che fu scelta dal duo Fassone-Mirabelli, ma certamente ha fatto un ottimo lavoro.

Perchè accade questo? Chi e perché ha preso questa decisione?

Dal Milan non trapela nulla; ma in realtà ci sta poco da scoprire; sembra che durante la stagione ci possa essere stata qualche diversità di vedute con la responsabile del settore Elisabet Spina e persino con Leonardo.

Se questo è vero, senz'altro non può essere questo motivo di rescissione; Dietro un provvedimento di questa portata non puo' che esserci la volontà o almeno la condivisione della proprietà Elliot.

Noi non dobbiamo aspettarci che i proprietari del Milan ragionino all'italiana; semmai noi dobbiamo ragionare all'americana. Elliot vuole vincere, vuole una squadra vincente; non sopporta né i secondi né i terzi posti; pretende che la struttura creata lavori al massimo e non si creino intoppi.

Se in un gruppo di lavoro come quello del Milan femminile che tutto sommato ha fatto bene, è stato preso un provvedimento così drastico sul tecnico, provate a immaginare cosa potrà succedere di qui a un mese nell'omologo settore maschile del Milan...

Rivoluzione a tutti i livelli in vista?