Dopo il lockdown Pioli ha raccolto i frutti del suo lavoro: una lunga striscia di risultati positivi, un Kessié rinato e finalmente un 10 (Calhanoglu) che ha trovato il miglior modo di esprimersi. Insieme ai già rodati Hernandez e Rebic, e ad un Ibrahimovic che, augurando si stemperi la tensione circa il rinnovo, ha restituito al Milan una mentalità vincente, la squadra ha per la prima volta ciò che gli manca da quando se ne sono andati gli ultimi senatori: basi solide.
Attenzione però, perché la nuova stagione è alle porte, e in via Aldo Rossi bisogna al più presto costruire su queste basi una casa che non sia di paglia, tantomeno di legno, e per farlo l'ambiente rossonero deve guardarsi bene da due cose: tentazioni e "seconde possibilità", prendendo spunto dal modello Inter.

Tentazioni
Hanno un nome ben preciso: Diego Costa. Non c'è nulla di confermato riguardo l'interesse del Milan verso lo spagnolo, ed è giusto che così sia, perché una punta "d'esperienza" non manca, ed a livello caratteriale nessuno si sentirebbe di mettere Ibra e Diego Costa nello stesso spogliatoio in questa fase così delicata, inoltre, non aggiungerebbe nulla, se non un po' di hype attorno alla propria figura, che cadrebbe insieme alle prime foglie d'autunno, già nel mese di ottobre. Stesso discorso vale per Kean che Raiola vuole piazzare a Milano: in questo momento non c'è posto per calciatori che hanno dimostrato carenze caratteriali, ed i giovani non mancano, più saggio percorrere la pista Thauvin o puntare su nomi di casa nel nostro campionato, come Correa, Boga o, per sparare alto, Muriel.

Seconde possibilità
Ci sarebbe bisogno di un "vecchio" a centrocampo invece, dove, soprattutto dopo la partenza di Bonaventura, è praticamente impossibile trovare sia qualità che esperienza in un unico giocatore. A questo proposito, dare una seconda possibilità a Bakayoko può essere un rischio, perché si tratta certamente di un calciatore con un discreto pedigree internazionale che conosce l'ambiente Milan, ma siamo sicuri che serva a dare al centrocampo ciò di cui c'è bisogno? Il Milan non ha grosse carenze davanti, facendo i giusti investimenti in difesa, può togliersi lo sfizio di portare all'ombra del duomo un vero big: Vidal (già nella wish list rossonera) sarebbe un ottimo investimento.

Occhio all'esempio Inter
Per quanto riguarda la difesa, bisogna alzare il tasso di qualità: Romagnoli e Theo sono due ottimi titolari, e Kjaer ha dimostrato di essere all'altezza della causa, ma per consolidare il reparto serve (oltre ad Aurier s'intende) un difensore che venga dalla Serie A: in un reparto così delicato c'è bisogno aiuto immediato, ed a tal proposito non è da sottovalutare Maksimovic del Napoli, in uscita dal club azzurro per incongruenze sul rinnovo.

Ironia della sorte, il Milan per tornare grande potrebbe prendere spunto dagli "odiati" cugini interisti, che dopo tante estati fallimentari hanno ricominciato ad essere grandi, smettendo di tentare esotici colpi di mercato ed iniziando a puntare su calciatori che conoscono il nostro campionato (De Vrij, Bastoni, Asamoah, Nainggolan, Sensi, Barella) fino a potersi permettere campioni come Lukaku ed Eriksen.
Non c'è fretta, l'ultimo raccolto è stato buono, ora si semini con saggezza e si sappia valorizzare ciò che si raccoglie: mai come quest'anno, si può tornare a far paura.