Sì cari tifosi, la differenza potrebbe essere sintetizzata nella semplice fonetica: una "e" in più che fa la differenza, e quale differenza!  L'altalena dei risultati mischiati alle probabilità statistiche, cabale di numeri, calcoli matematici per promuovere o bocciare tale o talaltra squadra alla Champions League o Europa League per finire con l'ultima, amara retrocessione in serie B, si è inesorabilmente conclusa al 95' con quei verdetti nudi e crudi che tutti noi ben conosciamo.
Giusti? Meritati? Come pronosticati? Direi in parte di sì. Onore e merito alla formidabile Atalanta per la quale non troviamo più aggettivi per incensarla. Molto meno plauso va all'Inter, squadra poco meritevole per l'andamento della stagione in base ai suoi proclami iniziali e aiutata dalla buona sorte al raggiungimento di alcuni risultati nei momenti topici del campionato.
Milan, sì, in parte sfortunato (vedi infortuni vari e scellerato quanto impensabile esito del caso Higuain), ma per la maggior parte autolesionista (vedi traballanti scelte societarie sui propri dirigenti) per finire con un allenatore che, quale inarrestabile lavoratore, potrebbe realizzare un perfetto "spot" pubblicitario a beneficio di una nota marca di Wurstel con lo slogan: "Perennemente in graticola senza mai scuocere!".
Ebbene sì, tornando a quella "e" in più ci leggo la supremazia (al di là dei meriti sportivi) del risultato sul campo del Meazza al 95' rispetto a quello del Mazza dove è soltanto mancata, non la vittoria, se pur vana, bensì quella "e" che forse sta per "egemonia" che il Milan, il vero grande Milan aveva e non solo calcisticamente parlando, uno stile di vita e di lavoro di squadra che tutto il mondo ci ha plagiato! (leggi Juve). "E" dunque dove è finito il nostro Milan?! A nulla, domenica sera, è valsa la vittoria, sapevamo bene che tentare di azzeccare tre terni secchi alle prime tre estrazioni è materia da  giocatori super esperti, nonchè strafortunati, a meno che non si materializzi la leggenda della lampada di Aladino: "ti strofino e per magia entro in C.L." E, più realisticamente, perchè NON abbiamo strofinato la stessa lampada negli incontri a casa dell'Empoli e del Frosinone (squadre retrocesse) che ci hanno preso 4 dei 6 punti a disposizione?!... se avessimo conquistato soltanto 2 punti in più in quei due incontri ora saremmo a gongolarci tra prosecco e tartine di caviale contando i 50 milioni di Euro, gettone omaggiato dalla Uefa per l'accesso  alla Champions League.          
Ben presto, magari a giorni, seguirà nel nostro Milan un'autentica rivoluzione societaria e sportiva (come se non ne avessimo avute abbastanza in questi ultimi anni) ma servirà a qualcosa? Noi tutti tifosi ci auguriamo di sì, finirebbe così un tormentone ormai logoro ed estenuante e sottolineo privo di risultati. Ma se così non fosse, cos'altro ci attenderebbe? Forse l'ennesimo piazzamento a fine campionato che ci vedrebbe tra la 5a e la 7a posizione? E per poi fare magre figure nel proseguo delle competizioni europee (con l'attuale squadra)?
No, basta, a questi  giochi non ci stiamo più! Il nuovo staff dirigenziale che sarà scelto da Elliott/Gazidis ci faccia sapere, come scritto sull'etichetta posta sulla bottiglia dell'autentico "Olio ExtraVergine di Oliva" la reale provenienza e soprattutto l'autentica valenza dei giocatori che andranno a comporre, e in parte a rimpiazzare, la futura rosa della nostra squadra.          
Ma sarà vitale, e questo è il mio augurio finale, che la fragrante e genuina prelibatezza dell'olio sia trattato per la giusta molitura in un buon frantoio con a capo un vero, autentico gestore oleario (che capisca anche di calcio) e così potrà ottenere non solo validi introiti per la bontà del suo prodotto, ma la soddisfazione unica di portare in tavola il suo ottimo, e possibilmente italiano, olio extravergine di oliva!

            "E" come "Esaltante"  "E" come "Eccellente"  "E" come "Eterno"                               Forza, grande, vecchio Milan!

                                   Un abbraccio  Massimo da Roma