Conquistare la Champions League. Questo l’obiettivo di Andrea Agnelli nella stagione appena cominciata. Lo si capisce dalle parole pronunciate nella pancia del “Millennium Stadium” di Cardiff subito dopo la bruciante sconfitta contro il Real Madrid in finale di Champions League:”Dobbiamo ripartire con ancora più voglia e determinazione per arrivare a Kiev, sede della prossima finale”. Secondo il mio punto di vista, quest’anno, per la “Vecchia Signora” sarà molto più difficile confermarsi leader in Italia perché la concorrenza, vedi Milan e Inter si è rinforzata molto mentre vincere la Coppa dalle Orecchie Grandi sarà una missione impossibile visto che la Juventus esce dal mercato con una squadra nettamente più debole e incompleta rispetto all’anno scorso. La difesa ha perso due autentici pilastri quanto a leadership e doti tecniche come Leonardo Bonucci e Dani Alves con la Società che non li ha sostituiti adeguatamente. Howedes è un calciatore affidabile,fisico e duttile, può infatti giocare come difensore centrale, terzino destro e terzino sinistro però non ha leadership e tecnica di Bonucci; l’innesto ideale sarebbe stato Marquinhos del Psg aggressivo in marcatura, abile nel costruire l’azione. Apprezzo molto De Sciglio per qualità tecniche e duttilità però deve ritrovare l’autostima persa dopo gli anni difficili con la maglia del Milan e mettere ancora più grinta nelle sue prestazioni. Considerando poi, che Lichtsteiner è ormai giunto alla fine di una carriera importante la fascia destra doveva essere rinforzata con un interprete di maggior spessore rispetto a De Sciglio quale è Andrea Conti: giocatore moderno che può esprimersi tanto in una difesa a quattro come terzino quanto in una difesa a tre come esterno in un centrocampo a cinque visto che a duttilità unisce personalità, tecnica e velocità. Essendo molto giovane, il ragazzo evidenzia qualche sbavatura nella fase difensiva che, tuttavia è cancellabile grazie agli insegnamenti di Montella.

Sergej Milinkovic’-Savic’ avrebbe garantito personalità, carisma, tecnica, capacità di aggredire lo spazio e duttilità visto che può giocare da mediano davanti alla difesa, come mezzala o in appoggio alla prima punta. Matuidi e Bentancur hanno indubbiamente maggior spessore rispetto a Thomas Rincon e Mario Lemina però non assicurano al reparto un salto di qualità netto come avrebbe fatto il centrocampista serbo.

Nonostante il fronte offensivo sia stato potenziato con giocatori di grande qualità come Douglas Costa e Federico Bernardeschi non si può affermare che sia completo visto che manca un alternativa a Higuain. Decidendo di prestare Keen al Verona la dirigenza ha fatto una scelta sbagliata per due motivi: 1) Fare da vice ad un super bomber come il Pipita avrebbe consentito al ragazzo di crescere moltissimo dal punto di vista caratteriale, tecnico e tattico. 2) Per una grande squadra come la Juventus è importante avere due giocatori per ruolo, sono sicuro che in una stagione ricca di impegni il calciatore avrebbe saputo ritagliarsi uno spazio importante.

In conclusione, aver trattenuto Dybala e Alex Sandro non va considerato un colpo di mercato; per una società come la Juventus, che dopo aver dettato legge in Italia punta a trionfare in Champions League non perdere le stelle deve rappresentare la normalità.

Il club ha il dovere di non accontentarsi mai e di migliorare sempre concetto che è stato dimenticato dalla Proprietà ovvero Jhon Elkan il quale non ha voluto concedere ai suoi manager l’extra budget necessario per costruire una squadra in grado di vivere una stagione da protagonista in Italia e in Europa. E’ certo, John si è adagiato sulle vittorie ottenute dalla squadra nelle ultime sei stagioni, errore gravissimo perché, come egli dovrebbe sapere in casa Juventus vige storicamente una regola chiara: la vittoria più importante è quella che deve ancora arrivare. Non avendo avuto il denaro per rinforzare e completare la rosa, a mio giudizio il Presidente Agnelli, il Direttore Generale Marotta, il Direttore Sportivo Paratici e il Vice Presidente Nedved hanno consegnato a Mister Allegri una Juventus più debole e incompleta rispetto all’anno scorso. Su queste basi, per la squadra confermarsi leader in Italia sarà molto più difficile mentre vincere la Champions sarà una missione impossibile.