Antonio Conte è un ottimo allenatore. Probabilmente, tra i primi dieci allenatori al mondo tra quelli in grado di cambiare in tempi ragionevolmente rapidi il volto di una squadra e conferirle, sin da subito, una precisa connotazione.
Forte personalità, agonismo esasperato e aggressività elevata a sistema.
L'allenatore interista non ama particolarmente, e non a torto, il gioco manovrato. Densità feroce sotto la linea della palla e ripartenze mortifere sono il suo marchio di fabbrica.
Conte è arrivato all'Inter (non una qualunque squadra della serie B Ungherese, con tutto il rispetto...) ed ha trovato una squadra qualificata in Champions, nonostante il disastroso comportamento tenuto durante il campionato da alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi (Icardi, Perisic, Brozovic), nonostante una rosa neanche lontanamente paragonabile a quella attuale (Lukaku, Barella, Sensi, Bastoni, Godin, Biraghi, etcc...), nonostante, infine, Napoli e Milan non fossero spariti dai radar dei piani alti della classifica come invece accaduto quest'anno.

La dedotta premessa è funzionale, anzitutto, alla spiegazione del perchè la bravura, il merito e la capacità gestionale di Conte non vanno amplificate oltre misura.

Egli, a prescindere dalle continue lamentele su rosa a disposizione e presunti, inesistenti, (tutt'altro...) danni arbitrali, dispone indiscutibilmente, insieme alla Juventus, della migliore rosa in Italia ed una delle più competitive in Europa.
Certamente, i primi 18 giocatori dell'Inter non temono confronti con nessu'altra squadra europea. Le riserve si chiamano, per dirne qualcuno, Vecino, Asamoah, B. Valero, Lazaro, Ranocchia, Sanchez, Barbosa.
Sennonché, a sentire le incessanti esternazioni del tecnico interista, sembra quasi di capire che Luciano Spalletti ha fallito, mentre il suo successore starebbe facendo cose mirabili con quel che... passa il convento.

Ecco, una tale ricostruzione dei fatti appare, e nella sostanza, è semplicemente irricevibile.
Antonio Conte, pur alla guida di una grande squadra, è stato subito eliminato in Champions e sta adesso disputando un ottimo campionato fatto di grandissima fisicità ed irresistibili ripartenze, il tutto condito da alcune grandissime giocate di taluno dei fuoriclasse a sua disposizione (Lautaro, Handanovic, Lukaku).

Un'ultima, personalissima, considerazione.

Per quanto mi riguarda e quel che può valere (e l'ho già detto), Antonio Conte è un  grande allenatore. Diventerà grandissimo se, e solo se, diventerà bravissimo ed obiettivo davanti ai microfoni e rispettando il pensiero dei suoi ex colleghi (oggi commentatori televisivi), alcuni dei quali, con lo stesso numero di anni come allenatori avevano gia  vinto molto di più.