Pochi giorni fa essendo ancora in vacanza e non seguendo la Tv come nella routine quotidiana, sono rimasto affranto nell'apprendere solo la sera per radio la notizia della morte di Felice Gimondi, un campione vero, un uomo schietto, un vero vanto per il nostro ciclismo e l'Italia tutta. Immenso è stato il cordoglio espresso da tutto il mondo dello sport fino agli Onorevoli della nostra Repubblica e ad un ricordo e ringraziamento affettuoso del nostro Presidente Mattarella. 

Questa sentita mancanza mi ricorda andando a ritroso negli anni la morte del mitico Marco Pantani e quella dell'eroe del nostro ciclismo postbellico che è stato Gino Bartali. Sì un grande asso in bicicletta e vero alfiere nel rappresentare la nostra Italia in momenti storicamente delicati (l'episodio susseguente all'attentato Matteotti è un esempio di classe ed educazione civica), ma io amo ricordarlo con la sua celebre frase da lui proferita al termine delle interviste radiofoniche: "...sì...va bene ...ma gli è tutto da rifare!!..." (detto con il suo tipico accento toscano)... e il giorno dopo sarebbe stato vincitore di tappa e avrebbe indossato la maglia rosa al Giro o la maglia gialla al Tour. Un maiuscolo esempio per il nostro calcio, la nostra squadra, il nostro Milan! Quante volte in questi ultimi anni è stato rigirato da cima a fondo dalla Società alla squadra per ottenere che cosa?....il resto di niente!! ...e non potendo più vivere di ricordi (è mitica la frase sviolinata dall'amato Tiziano Crudeli: "...noi abbiamo vinto 7 Champions League..."... pavoneggiandosi di fronte ai colleghi di altra fede sportiva), da buon milanista rispondo sì, vero, ma che la frase non diventi una noiosa omelia altrimenti ci vedremmo comparire i tifosi genoani brandendo i loro 9 scudetti, i vercellesi con i loro 7 e così via... in buona sostanza quello che già si è vinto, metabolizzato, esposto in bacheca, ha valenza solo se consolidato negli anni immediatamente successivi ad un bis, un ter ... e chi più ne ha più ne metta, leggi Juventus (sic!).

Ricordo a tutti i miei cari amici milanisti che, ahimè, sono ormai trascorsi 7 lunghi anni dalla conquista del nostro ultimo scudetto e ben 12 dalla conquista della nostra ultima Champions! Rischiamo di far la fine di una vecchia nave alla deriva che piano piano, perdendo sempre più pezzi, verrà rimorchiata in darsena per la conseguente demolizione. Ma no, noi non ci stiamo, noi siamo il Milan, troppa gloria, troppa storia farcita di Coppe e Palloni d'Oro, noi (passati 2 volte in serie B) e quindi temprati al caldo e al freddo, non vogliamo finire negli annali dei dispersi, bensì vogliamo lottare, risorgere, tornare ad essere protagonisti del calcio italiano ed europeo e dunque ben venga l'esempio dettato dal grande Gino: "gli è tutto da rifare" se poi segue la vittoria, come sempre nel suo caso si è puntualmente verificato, allora applicheremo il suo detto divenuto celebre e che si sintetizzò nel far girare più degli altri le ruote della propria bicicletta e battere tanti assi stranieri di quella indimenticabile epoca. Parimenti, è questo il nostro caso inerente al Milan, il nuovo coach Marco Giampaolo dovrà far fare girare di più il pallone (quindi con velocità maggiore degli avversari) ma non orizzontalmente o all'indietro (brutto vezzo delle recenti stagioni) bensì in avanti e preferibilmente nella porta avversaria tornando a vincere e convincere... allora sì che capitan Romagnoli, madido di sudore, potrà dire al reporter intervistatore a fine gara: "...sì, un bel match, intenso, combattuto, dominato... vinto meritatamente... ma alla fine... gli è tutto da rifare!!"

Un abbraccio.

Massimo 48