Sulle pagine di ogni quotidiano, ed il nostro blog non fa eccezione, oggi si sprecano i commenti per il pezzo di storia del Calcio che molti di noi abbiamo visto svolgersi a Liverpool ieri notte.
Squadre di neokloppisti dell'ultima ora si alleano a falangi di antispagnoli e filoronaldici-antimessiani per elevare i peana del caso.

A me personalmente poco importa del risultato.
I vincitori percorrano la loro strada.
Gli sconfitti traggano insegnamento, visto che, per loro, non è neppure la prima volta.

Ho comunque vissuto una serata in cui ho visto giustizia.
Ho visto punita la tracotanza e la strafottenza dei catalani.
Ho visto prevalere grinta, passione, applicatività, coraggio indomito.
Ho visto giocare a Calcio, documentando al di là di ogni sospetto che si gioca, si perde e si vince in undici e che nemmeno un marziano, da solo, può sostituire gli altri dieci.
Ho visto giocare con coraggio, coltello sportivo fra i denti, per sfruttare anche ciò che pareva impossibile.
Ho visto soccombere chi pensa di zittire, tacendo e di vincere senza giocare, pago di un vantaggio già maturato.
Ho visto rispondere alla sfortuna di chi, già condannato a dover compiere una impresa impossibile pare non poterla neppure iniziare, perchè privato dei suoi uomini migliori.
Ho visto un tripudio di popolo festante, colorato, che ha onorato i suoi campioni, senza abbassarsi a sfottere gli avversari delusi e piangenti.
Ho visto una lezione di SPORT.

Questo, mi è bastato.