Per anni a livello internazionale ho tifato, sempre e comunque, per squadre italiane e per anni ho riconosciuto quando gli altri erano più forti dell'Inter. E ho sempre accettato che il caso potesse giocare il suo ruolo nel calcio, in cui non sempre vince il migliore. Ma, a causa del mio secondo Hobby dopo la cerca dei tartufi, la matematica, ho capito che non è possibile che gli errori arbitrali, così come il rapporto falli ammonizioni, ogni anno risultasse a favore della Juventus. Per la matematica statistica, infatti, il ripetersi continuo di certe "casualità" è IMPOSSIBILE, tanto che negli USA, attraverso questa scienza, hanno scoperto più di una truffa, la più importante delle quali riguardava delle scommesse su delle partite di basket. Nel frattempo notavo come i tifosi bianconeri, che pure criticavano l'Inter (a volte anche a ragione), erano allergici ad ogni critica, mentre gli interisti erano capaci di autoironia. E, soprattutto, pretendevano che si dovesse riconoscere ogni successo della Juve, anche se immeritato. Attraverso gli anni, lo "stile" Juve aveva condizionato il loro comportamento. Così, ad un certo punto, passai il mio Rubicone di tifoso: proprio perché interista avrei sempre e comunque tifato contro la Juve. Questo è il mio primo motivo di gioia di ieri sera. Il secondo motivo di gioia è che da anni la mia seconda squadra del cuore dopo l'Inter è il Barcellona. E questo perché nelle vicende storiche dei catalani ho un po' rivisto quelle dei nerazzurri. Una su tutte: come all'Inter il potere politico negli anni trenta scippò, a contratto già firmato, Silvio Piola, il più forte attaccante italiano con Gigi Riva, e nel 1966, Umberto Agnelli, come presidente della FIGC, dopo che i formidabili Eusebio e Beckembauer avevano GIA' firmato un contratto con l'Inter, chiuse le frontiere ai giocatori stranieri, così il potere politico spagnolo, negli anni '50, indirizzò l'immenso Di Stefano, che aveva già firmato un contratto col Barca, al Real Madrid, che grazie a lui vinse 5 Coppe Campioni di fila. Infine: l'aver equiparato, da parte degli juventini, Facchetti, che al massimo chiedeva ai dirigenti arbitrali degli "arbitri bravi" per l'Inter, intendendo con ciò di aspettarsi un arbitraggio equo, con Moggi, che dalle intercettazioni (su sim segrete!) impartiva ordini ad arbitri addomesticati (cosa riconosciuta sia dalla giustizia sportiva che da quella ordinaria, oltre che da Giraudo che, ha patteggiato la pena), mi ha incarognito. Per questo lo SCORNO dei tifosi bianconeri, negatori della verità, è il motivo maggiore della mia gioia di ieri sera e di oggi.