Florenzi, ancora tu!

Se voleva riallacciare i rapporti con i suoi tifosi non è stata una grande idea quella di trattenere Fernando al 117' del ritorno degli ottavi di Champion's in casa del Porto. Al centro del mirino delle critiche, insieme a Pallotta e Monchi, c'è già da tempo "Capitan Futurissimo".
Facciamo un passo indietro, come può essere così odiato dai propri tifosi un giocatore che è sempre stato un idolo per tutto il popolo giallorosso? 

LA CARRIERA 
Ripercorriamo brevemente la carriera di Florenzi.
Una carriera che non è certo quella di un predestinato. Piuttosto quella di un onesto faticatore che ha lottato e sudato per conquistarsi ogni minuto in campo.
I primi passi li muove con la maglia della Lodigiani, la stessa maglia che aveva lanciato Francesco Totti. E poi, come sempre, arrivano Roma e Lazio a contenderselo, ma non c’è mai stata davvero scelta. Il cuore, per certe scelte, basta e avanza. Ovviamente la maglia scelta è quella giallorossa, ma non ci sono strade spianate per Florenzi. Di lui si innamora Andrea Stramaccioni ai tempi degli Allievi, ed è grazie al futuro allenatore dell’Inter che Florenzi riuscirà ad emergere e ad affacciarsi nel calcio che conta.

Il 22 maggio del 2011, Alessandro Florenzi corona il suo sogno, finalmente: l’esordio in Serie A. La Sampdoria, all’Olimpico, sta sprofondando verso la serie B, quell’Olimpico in cui l’anno prima proprio i blucerchiati avevano strappato il sogno scudetto ai giallorossi. A 5 minuti dalla fine Florenzi entra in campo. E lo fa proprio sostituendo il suo idolo di infanzia, quello i cui poster tappezzavano la sua camera da bambino prima e da ragazzo poi: Francesco Totti, ovviamente.
Un anno in prestito a Crotone, un anno in cui si capisce che per Alessandro andare di corsa è una prerogativa fondamentale dell’esistenza. Anche in Calabria si accorgono di lui, si accorgono che davvero può stare dappertutto, davvero può rendersi utile in ogni modo. E infatti, dopo un solo anno di serie B, la Roma lo richiama a casa: i tempi sono maturi, la Roma è pronta a riaccogliere il suo ragazzo, ha bisogno del suo cuore, dei suoi polmoni e dei suoi muscoli.

E’ Zdenek Zeman a volerlo, uno che della gente che corre non può proprio fare a meno. La squadra del boemo naufraga, ma non naufraga Alessandro, che anche nelle difficoltà resta a testa alta, senza mai mollare. Anche quando arriva Rudi Garcia, Florenzi resta lì, a fare su e giù sulla fascia: a destra, a sinistra, avanti, dietro, non fa differenza. L’importante è quello stemma sul petto e quella maglia da onorare.

L’immagine che racconta tutto Alessandro Florenzi è però forse quella più famosa, quella che ha fatto il giro del mondo: il gol al Cagliari nel settembre e quella corsa -manco a dirlo- verso la tribuna, per abbracciare la nonna Aurora, che per la prima volta era venuta allo stadio a veder giocare il suo ragazzo.
Ragazzo d'oro, cuore romanista e grande talento, tutto ciò che bastava per essere considerato come il nuovo "Capitan Futuro" dai tifosi giallorossi. Un legame forte e vero che sembrava indistruttibile. Neanche la malasorte riuscì a intaccarlo.

Il 26 ottobre del 2016 qualcosa si rompe. E' il crociato anteriore del ginocchio sinistro di Florenzi che lo tiene lontano dai campi per 5 mesi. A pochi giorni dal rientro in squadra, nel febbraio del 2017, un altro trauma distorsivo allo stesso ginocchio durante un allenamento con la primavera, il crociato è di nuovo lesionato. L'incubo è di nuovo realtà.
Questa volta il recupero è più lento e oculato, ci sono voluti 7 mesi dal secondo intervento chirurgico per tornare in campo il 16 settembre 2017 nel 3-0 della Roma contro il Verona, con tanto di assist per il raddoppio di Dzeko.
Il ritorno di Capitan Futuro è una grande gioia per i tifosi romanisti, il supporto verso Florenzi non manca mai anche nei momenti più delicati della stagione giallorossa.

L'INIZIO DELLA FINE
Questo amore reciproco dura fino a Gennaio del 2018 quando al termine di Roma-Sampdoria un episodio rimette in dubbio il rapporto tra la Curva Sud e Florenzi.
La Curva, dopo la rovinosa sconfitta, chiama i giocatori per un confronto, a questo punto Florenzi blocca Nainggolan (che si stava avvicinando alla Sud) e lo richiama negli spogliatoi. Il terzino nelle ore successive al ko con la Samp, ha voluto spiegare il suo punto di vista: <<Saremo andati a prenderci i fischi che meritavamo, ma c'è una regola che lo vieta>>. Una motivazione questa, che non è bastata a placare la rabbia dei tifosi giallorossi, traditi dal loro capitano.

A questo episodio segue quasi immediatamente la burrascosa vicenda del rinnovo contrattuale. Mesi di tira e molla tra la società giallorossa e il giocatore, tanto che in estate le voci di mercato che potrebbero portare Florenzi lontano da Roma sono all'ordine del giorno. Il rinnovo arriva con un accordo sui 3 milioni più bonus, ma i tifosi non hanno per nulla apprezzato l'atteggiamento del loro capitano, a detta di molti tifosi "più attaccato ai soldi rispetto alla Roma". In una delle amichevoli estive contro il Latina, la Curva Sud arriva al punto di invitare Florenzi a togliersi la fascia di capitano e a intonare il coro poco affettuoso "Florenzi trenta denari".

Il campionato inizia, la Roma non sembra attraversare la migliore delle stagioni e tra principali imputati dal tifo romanista c'è ovviamente Alessandro Florenzi.
In particolare negli ultimi mesi il clima intorno a Capitan Futuro è sempre meno accogliente. Durante Roma-Milan di Gennaio scorso, al momento della sostituzione, quella che colpisce il calciatore è una vera e propria bordata di fischi. Non solo dalla Curva Sud, tutto l'Olimpico critica palesemente le prestazioni e sopratutto Florenzi come uomo.
Poi Roma-Genoa, Roma-Bologna, non c'è pace per Alessandro.
Ieri dopo la trattenuta che ha di fatto eliminato la Roma dalla Champion's, non sono servite le lacrime cariche di sensi di colpa e di tristezza versate nel Dragao di Oporto. I tifosi giallorossi, sui social, sono tornati alla ribalta più inferociti che mai contro Florenzi, al grido di "te ne devi annà da Roma", "Traditore".

IL FUTURO
A poco più di 3 mesi dall'apertura del mercato estivo, il binomio Florenzi-Roma, che sembrava destinato a durare a lungo, è nel suo momento più critico; difficile riuscire a ricucire lo strappo in questo breve lasso di tempo.
La Roma, che a visto da poco l'addio di Totti e si avvicina a quello di De rossi, riuscirà sicuramente a superare l'addio del terzino senza troppi patemi.  Al contrario, Florenzi senza la Roma nessuno riesce proprio ad immaginarselo. Chissà cosa e chi potrà essere lontano da casa sua.

Da Capitan Futuro a Traditore, messo alla porta dalla sua città e dalla sua squadra del cuore. Il triste epilogo della carriera giallorossa di Alessandro Florenzi.