Ei fu, siccome immobile, dato il mortal sospiro.
Stette la spoglia immemore, orba di tanto spiro, 
Così percossa, attonita, la Terra al nunzio sta,
Muta pensando all'ultima ora dell'uom fatale
Né sa quando una simile orma di piè mortale
La sua cruenta polvere a calpestar verrà.

5 Maggio 1821 muore a Sant'Elena Napoleone Bonaparte. La notizia fa il giro del mondo ed in pochi giorni arriverà a Milano dove Alessandro Manzoni tra il 17 ed il 21 Luglio di quello stesso anno comporrà la famosa Ode in memoria del Grande Imperatore francese scomparso al termine di un esilio durato 6 anni.

E sarà di nuovo un 5 Maggio a imperlare la storia, ma siamo nel 1860, quando dallo scoglio di Quarto, una ridente cittadina rivierasca nei pressi di Genova, Giuseppe Garibaldi al comando delle sue Mille camicie rosse salperà nella notte per dare inizio all'episodio cruciale, con quella celebre spedizione cui fece seguito la conquista del Sud Borbonico, della nostra storia risorgimentale culminante con la proclamazione del Regno Unito d'Italia annunciata dal Re Vittorio Emanuele II di Savoia a Torino il 17.3.1861.

E' notizia di pochi giorni fa l'ultimazione, con la posa della 19ma campata del ricostruito ponte Morandi di Genova progettato dall'Architetto Renzo Piano, 82nne, genovese di nascita e residente a Parigi, e all'inaugurazione dell'opera era presente il Premier Giuseppe Conte, che nel suo discorso loderà tutti gli addetti alla ricostruzione del ponte quale gioiello della cantieristica italiana e soprattutto per aver in un solo anno di lavoro essere riusciti a ricollegare una delle arterie principali tra l'Est e l'Ovest sia del territorio italiano che dell'intera Europa. L'Architetto Renzo Piano nelle interviste di rito con molta umiltà dichiarerà, da genovese verace qual è, di essere stato ispirato nell'ideazione della sua opera dalle parole del grande aedo ligure Giorgio Caproni dove in una delle sue poesie citava nelle bellezze della città di Genova la sua aria ed il suo vento, queste le testuali parole dell'Architetto: "...questo ponte deve essere come un veliero che nel silenzio attraversi tutta la città come fosse un soffio di vento a smuovere le sue vele...". 

Il Premier, in quei giorni impegnato nel Nord Italia a verificare lo stato, o meglio il non stato, delle regioni maggiormente colpite dal corona virus, ha portato con sé tutto lo staff della sua task force e cioè tutto un team di super esperti, ben 16, capeggiata da Vittorio Colao, ex Amministratore Delegato di Vodafone, il cui compito sarebbe quello di trovare le soluzioni migliori onde portare la nazione fuori dalle sabbie mobili che la costringono pressoché alla totale immobilità.   
Mi sembra, immaginando di chiudere le "breaking news" ed accendendo il canale della "fantasia" d'intravedere tutto quello staff spostarsi dal nuovo ponte di Genova e raggiungere a pochi km di distanza il molo dello scoglio di Quarto dove stazionerà in solenne attesa, come fosse l'Arca di Noè sul monte Ararat, la motonave AccostaCoronaVis che, noleggiata per celebrare l'episodio storico-commemorativo di 160 anni prima, vorrà rappresentare con un gesto, come in un coacerbo di fusione, la ricompattazione simbolica di tutta la penisola attraversata in questi ultimi due mesi da lutti, miserie e profonde spaccature geopolitiche che hanno minato, e non poco, il tessuto etnico-sociale tanto al Nord quanto al Sud.  Al nostro Premier con tutti i suoi esperti toccherà l'arduo compito di ridare seria credibilità  verso un agognato ritorno alla normalità per tutti i settori del lavoro ma soprattutto lanciare una manciata di concreta speranza a tutte le provate famiglie. 

Abbiamo assistito in questi interminabili due mesi di superquarantena al continuo susseguirsi di disposizioni emanate dal nostro Premier, anche in orari "notturni", oppure dal bollettino tassativamente emesso alle ore 18 da Angelo Borrelli Capo del Dipartimento della Protezione Civile, e subito dopo si veniva a scoprire nei vari TG che i Governatori di alcune Regioni, molto meno colpite dalla pandemia, diramavano varie disposizioni contrastanti con le precedenti governative. 
Nei vari talk show televisivi in queste ultime ore si assiste continuamente a salotti sul tema della libertà personale sancita dalla nostra Costituzione, le cui norme a detta di taluni esperti sarebbero lese o quanto meno messe in pericolo dai peculiari emendamenti applicati a causa dell' emergenza sanitaria. Dunque tuttora assistiamo ad un clima di competizione tra regioni, sia del Nord che del Sud, come vivessimo non in una Repubblica ma in una Confederazione di stati. L'ultima novità in tema di autocertificazione o "lasciapassare" riguarda il modulo da esibire all'attraversamento regionale dove troveremo puntualmente dei prodi finanzieri a chiederci: "Quanti siete?...dove andate?...da un vostro parente?...ma è un congiunto?!?....oppure è un...."disgiunto" !?!... E sull'etimologia del vocabolo "congiunto" abbiamo fatto ridere la stampa di mezzo mondo, anche gli eredi degli autorevoli membri dell'Accademia della Crusca se ne stanno interessando e nelle prossime ore consegneranno la relativa documentazione della esperita ricerca al nostro Premier affinché apponga i dovuti correttivi lessicali e giuridici al suo "editto". L'auspicio finale è che i nonni possano, non dico abbracciare, ma almeno rivedere i propri nipotini, e che i fidanzati possano riabbracciare le loro compagne e qui...Conte placet...l'abbraccio & compagnia bella...credo proprio venga tollerato....a meno che ...il nostro Governo non pensi a delle regole....Medioevali...( chi fra voi ricorda la deplorevole gabella "Ius primae noctis"!?).

Ieri pomeriggio mi sono recato a piedi presso il mio agente assicurativo per pagare la polizza della mia auto scaduta 15 giorni fà in pieno regime di quarantena. A parte che al contrario di ristoratori, albergatori, baristi e comunque settori legati al turismo, quello degli assicuratori è in questo momento uno dei settori, forse solo secondo a quello del "caro estinto" che risente meno della crisi, anzi direi proprio per nulla, per loro soffia una costante aria di bonaccia. Ma dico io, e correggetemi cari lettori nei vostri feedback se il mio pensiero fosse sbagliato, la domanda è la seguente: ma perché milioni di automobili ferme e quindi non circolanti da 2 mesi debbono pagare un premio intero, almeno per la sola Rca, e invece di contar multe il nostro Governo non emana ufficialmente un correttivo che riduca straordinariamente il premio? Se è vigente un globale lockdown non vedo il motivo, il pressoché azzeramento contingente dei sinistri costituirebbe una valida prova, per la quale gli automobilisti, forzatamente immobilizzati o quasi dal non uso delle proprie auto non ne possano beneficiare, specie in questo triste periodo anche economico, ed avvalersi di una proporzionata riduzione del premio. 
Per concludere, ho saldato la mia polizza, che se pur non avendo causato incidenti il suo premio annuo ha subito una maggiorazione di ben 40 Euro....la mia pensione è aumentata di soli 1,50 Euro/mese....!! (il costo di una modesta rivista di parole crociate... ma... utile solo se... cestinassi la lettura... e la scrittura di VxL!!).

E così la motonave AccostaCorona Vis salperà per una crociera martedì 5 Maggio da Quarto imbarcando oltre al nostro Premier e tutta la sua task force anche, a scopo propagandistico, i primi 2500 guariti dal Coronavirus, e la meta sarà il porto di Amburgo dove tra 7 giorni avverrà un summit straordinario tra tutti i capi europei presieduto dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel che, in nome di tutto il popolo germanico stralcerà l'accordo del 27.2.1953 firmato a Londra alla presenza dell'allora Cancelliere Adenauer ove si ritenevano estinti i danni di guerra provocati dalla Germania agli altri stati europei e avrebbe concesso l'intera somma pari a ben 500 miliardi di Euro a beneficio dei danni causati nei conflitti mondiali. Una vera manna piovuta dal cielo per dare ossigeno alle nazioni straziate da lutti e da mancanza di risorse dovute alla tragica pandemia. 
La notizia, semplicemente epocale, ha dato la scintilla al nostro Premier per commemorare degnamente l'evento con una maxi crociera sventolante il tricolore e quale giorno, quale lido migliore se non il 5 Maggio 1860 e lo scoglio di Quarto rievocante la mitica spedizione dei 1000 di Garibaldi poteva essere più ghiotta occasione di questa!? 

Ma prima di attraccare ad Amburgo la AccostaCorona Vis, per imposizione del suo Armatore, avrebbe dovuto operare un fuori rotta per fare "l'Inchino" al mega magnate Innominato autore e direttore della rete di laboratori di ricerca antivirus con sedi sparse in tutto il mondo ma residente in un castello situato sul promontorio a Sud Est dell'Isola del Giglio con un panorama mozzafiato sul mar Tirreno. 
Quella notte del 5 Maggio il timoniere di turno Angelo Borrelli, responsabile dipartimento Protezione Civile, imbarcato per l'occasione ed ai comandi in plancia, mentre il Comandante s'intratteneva nel salone delle feste a conversare con alcune signore ospiti della crociera, confondeva tragicamente le carte nautiche dei fondali dell'isola con i bollettini del numero di decessi giornalieri e dunque quel 486 non identificava i metri dalla costa ma bensì il numero delle povere vittime di quel giorno... i metri erano sì e no un centinaio... e mentre l'Innominato si godeva il passaggio dal torrino del suo attico stappando una bottiglia di Moet Chandon, il rumore del tappo stappato veniva coperto dal frastuono devastante dell'impatto della motonave lanciata a 30 nodi all'ora con la sirena fantozzianamente lacerante il glaciale silenzio della notte, mentre il suo scafo veniva tagliato come una scatoletta di carne per oltre un centinaio di metri dalle sinistre, adunche rocce sottomarine di un pittoresco sperone dell'Isola del Giglio. 
"L'Inchino" era stato fatto, l'Innominato e l'Armatore erano pienamente soddisfatti.
La nave s'inchinò paurosamente a tribordo e nel breve arco di un giro di lancette iniziarono a scendere tutti i passeggeri che notarono il Comandante, il cui profilo nella notte era vagamente somigliante a un certo Schettino, ma stranamente ricordava anche quello dell'attuale nostro Premier, fermo come una statua da diversi minuti di fronte ad una biscaggina calata dal ponte di comando.
Arrivò un'auto della Capitaneria di Porto, ne uscì un graduato, il Tenente di Vascello Gregorio De Falco che, megafono alla mano, intimò al Comandante di risalire a bordo per coordinare le operazioni di salvataggio. Il Comandante non ne volle sapere sostenendo che il pericolo di affondamento risultava imminente ed aveva dato ordine di annunciare ai passeggeri l'abbandono della nave (e con essa purtroppo sarebbe saltato anche il viaggio per andare a prendere i soldi promessi dalla Merkel).
Il Comandante verrà immediatamente arrestato e deportato nella vicina Isola d'Elba ove sconterà, nella stessa casa che ospitò Napoleone, assieme a tutta la sua task force, una pena detentiva fino al giorno della completa sparizione del Coronavirus.
La motonave AccostaCorona Vis verrà rimorchiata nella darsena dello stesso cantiere di demolizione a Genova dove arrivò il relitto della sua consorella di flotta Concordia, incagliatasi allo stesso modo nella notte de 13.1.2012, il ricavato dei suoi rottami verrà devoluto al Fondo aiuti della Protezione  Civile. All'Isola del Giglio l'Innominato sarà visto partire con un elicottero privato in direzione dello stretto di Gibilterra ove l'attenderà un sommergibile atomico che lo trasporterà nella sua base segreta nell'Antartide. In quel bunker antiuomo ed antivirus escogiterà un nuovo, malefico e luttuoso espediente per dominare l'umanità intera e farà partire dalla sua base in fondo all'oceano un missile con.......ma... ma vedo una luce accesa...una tazzina di caffè fumante poggiata sul mio comodino....ed una voce: "...dai...Massimo...su..svegliati...fuori è una bella giornata..!"  

Chiedo scusa ma mi ero addormentato mentre stavo vedendo un film dell'Agente 007 e mi sono svegliato proprio quando James Bond uccide dopo una rocambolesca lotta all'interno di un jet il Capo della Spectre...e poi segue la scena finale di quel film...lui con una bella bionda in un canotto di salvataggio in mezzo all'Oceano....
Ecco, questo amici lettori, suggerirei di cuore a tutti voi di poter vivere... tornare liberi... magari soli, alla Adamo ed Eva... ma pur sempre liberi... senza autocertificazioni in tasca, senza mascherine sul volto... ma stranamente e semplicemente liberi... gli unici intrusi saranno terra, mare e sole... sole... solo tanto sole!!

Un giovanotto era uscito per ultimo dalla scaletta della nave, alto, moro, basette lunghe, cappello nero a tuba in testa, redingote grigia e valigia a soffietto di pelle nera nella mano sinistra, guanti e bastone nella mano destra e sotto l'ascella un quotidiano piegato, a causa della distanza imposta dal virus leggo a fatica "Scacciapensieri" Giornale pittoresco. Milano 30 Luglio 1860 e nel sottotitolo Poesia dalla "Tavolozza" di Emilio Praga.   Praga era uno scrittore appartenente alla corrente letteraria, di origine milanese, della Scapigliatura che nella metà dell'ottocento era in antitesi con il Romanticismo e si leggevano, in quella prima pagina del giornale, i primi versi rivisitati di una celebre Ode manzoniana  di cui ricorreva proprio in quel giorno il 39mo anno della sua pubblicazione e lo scrittore Emilio Praga così recitava... ma proprio in quell'attimo il nocchiere apre la porticina della diligenza che lo ricondurrà a Milano e così io tornando a casa ho invano cercato su Internet news riguardanti il vecchio giornale milanese "Scacciapensieri". 
Ero riuscito a leggere solo il suo titolo "Eppur si move - Contro Ode di Ei fu".  Ma chi disse quella frase? "Eppur si move" la pronunciò Galileo Galilei nella famosa abiura di fronte al Tribunale dell'Inquisizione, ove sostenne nelle sue teorie eliocentriche che la Terra roteasse, appoggiando la rivoluzionaria concezione di Nicolò Copernico, cosa che gli costò ben sei anni di carcere. Presumo, ma forse troppo fantasiosamente, che il giovane scrittore Scapigliato, alla luce dell'attuale pandemia ed in contrasto con la celebre Ode manzoniana avrebbe trasposto i primi versi del 5 Maggio in questa nuova scrittura:

E la Corona s'incammina,
Orba di tanta Cina,
Così i nostri governanti
Stettero muti e stagnanti,
Convinti che 'l bubbone s'arrenderà
Ed or qual altro stato colpirà?
Magari la bianca Antartide
Vi morrà l'ultima mantide
La sua forza è quella d'un siluro
Finirà nel corpo fermo di sicuro
Ma con l'animo aperto e fiero,
Vincerem la guerra per davvero!


Mentre la diligenza si allontanava....vidi la mano dello scrittore Praga fare ripetutamente gesta di saluto dirette sopra di me....mi voltai...e vidi in alto sopra una collina un bellissimo puledro...bianco come la neve....cavalcato da un uomo in grande uniforme ...con un cappello nero a due punte orizzontali ....ma sono distratto...mi squilla il telefono....rispondo e nel contempo vedo quel cavallo alzarsi sulle zampe posteriori ...ed il suo cavaliere ricambiare il saluto allo scrittore togliendosi elegantemente il cappello ma facendo con il dito indice della mano destra un gesto di disapprovazione diretto allo scrittore.....forse aveva letto la sua contro Ode....e poi .....il cavallo nitrì...ricadde sulle sue zampe anteriori e fuggì al gran galoppo.....e mia moglie al telefono:  "...Massimo...adesso non dirmi  che in questo weekend all'Elba...hai visto il fantasma di...Napoleone!?"  "....no...cara....ma togli pure...il fantasma!!...a presto...buona serata

 

Un abbraccio.

Massimo 48