Come spieghereste in soldoni il concetto di plusvalenza?

Io lo farei dicendo che è quella roba per cui un anno prima paghi un giocatore 40 milioni poi l'anno seguente trovi da rivenderlo all'incirca alla pari, cioè per 30 più un altro giocatore in cambio che vale si e no 10 milioni solo che dici di averlo venduto per 60 di cui 30 in contanti e 30 in contropartita tecnica ipervalutando il giocatore avuto in cambio. Tra i ricavi scrivi subito i 60 mentre i 30 che spendi li suddividi per più esercizi e st'anno metti solo 6 così risulta un bel +54 milioni.

Non so voi ma io ritengo che le plusvalenze fatte in questo modo stiano uccidendo il lato più prettamente sportivo del calcio oltre che rendere fasulli o comunque poco veritieri i bilanci ed andrebbe trovato un freno riducendo al massimo a due esercizi successivi l'ammortamento.

Questo sistema ha fra le conseguenze negative il tenere in rosa o il prestare giocatori ultra trentenni o ormai inutili poiché in caso di cessione definitiva si genererebbe una minusvalenza e porta a fare operazioni come lo scambio tra Cancelo e Danilo tanto positivo sul piano del bilancio quanto negativo sul piano sportivo. 

Chi ha un po' visto il precampionato della Juve sa che Cancelo è stato di gran lunga lo juventino più positivo, l'unica vera alternativa all'intasamento (io preferisco la parola imbutamento) centrale della manovra sarriana. Cancelo è stato se non l'unico, tra i pochi ad andare largo a crossare in fascia. In ottica Champions perciò non mi sembra una gran pensata la sua cessione.

Chi è infatti Danilo? Uno che, parlo di campionato, ha collezionato 17 presenze nell'ultima Liga giocata col Real, 25 in premier il primo anno e solo 11 st'anno e non ha patito lunghi infortuni. Insomma parliamo di un mezzo panchinaro di tre anni più vecchio di Cancelo. Un terzino che sarà forse più forte in fase difensiva e come impostazione tattica, ma in fase di spinta, oltre a spingere meno, tende ad entrare nel campo favorendo quello sviluppo a collo di bottiglia della manovra.

Ripeto la Juve non è il Napoli e la Champions non è l'Europa League.

Danilo spinge e non spinge e si accentra, Emre Can non va in fascia destra a crossare Bernardeschi o Douglas Costa non vanno larghi a destra essendo mancini, Alex Sandro a sinistra non è Marcelo specie con la difesa a 4, perciò se la Juve non sfonda con le triangolazioni centrali rischia una sterilità offensiva con inutile possesso palla in zona centrale. In un ottavo o in un quarto di Champions è facile sbilanciarsi prendere uno o due gol ed andare a casa.

La Champions è come la F1: ci vogliono tanti fattori tra i quali:

A) una squadra offensivamente forte in grado di spingere su tutto l'arco offensivo quindi sia sulla fascia destra, sia su quella sinistra che centralmente

B) la capacità di saper far bene più moduli per sorprendere gli avversari e variare schemi di attacco e di difesa

C) una rosa completa... per dire, partito Benatia in tanti sospettavano che se fossero mancati Bonucci o Chiellini con Rugani e Caceres si rischiava come poi è difatti avvenuto.

In un campionato depauperato come quello italiano già Danilo è un lusso basterebbe De Sciglio ma in Champions fra Cancelo e Danilo c'è una bella differenza che rischia di farsi sentire.

È un bel downgrade!