Amici tifosi, lo spettacolo al quale abbiamo assistito ieri sera nell'incontro disputato con la Lazio è stato semplicemente penoso.
Un Milan irriconoscibile, senza anima, senza trame offensive, senza affondi degni di nota; il nostro gioco stretto nella morsa e nell'eleganza dei fraseggi e delle incursioni laziali, aveva un solo pregio, non certamente sfuggito ai più attenti tifosi e cioè la maestria del gioco (acquisita dopo lunghi e mirati training) denominata "palla all'indietro"! Ai tempi dell'oratorio venne fuori il detto: "palla lunga in avanti alla viva Il Parroco! "Noi del Milan, oggi, purtroppo, ne abbiamo coniato un altro: "non so a chi darla e così tiro all'indietro e qualcuno ci penserà!"
La genialità del gesto, in barba degli inviperiti tifosi, è mirata a mascherare la propria deludente prestazione nonché a salvaguardare il proprio ingaggio! Nulla è peggiore di questo modo di proporsi, soprattutto di fronte al proprio pubblico, con uno stadio gremito di tifosi accompagnati dai loro bambini che domattina a scuola saranno  scherniti dai compagni di banco magari interisti o juventini.      
Dopo questa "Caporetto", non mi sento di assolvere né condannare nessuno, né allenatore né giocatori né tantomeno la dirigenza. In guerra sì vince o si perde tutti, ma l'importante resta sempre, anche in caso di sconfitta, uscire con onore, a testa alta, da vero, tribolato, vecchio, ma pur sempre amato ed unico Milan!
Un abbraccio Massimo '48