Uno dei tanti fascicoli bollenti sulla scrivania di Ivan Gazidis, è sicuramente quello che riguarda l'eventuale rinnovo di contratto di Zlatan Ibrahimovic, in scadenza naturale con la conclusione dell'attuale stagione sportiva.

La pandemia e l'infortunio hanno probabilmente ritardato l'incontro tra il CEO del club rossonero e l'attaccante svedese, sebbene il sentore comune (non del tutto immotivato) sia quello di una certa ritrosia della dirigenza rossonera a proporre il rinnovo, su indicazione dell'allenatore in pectore della prossima stagione, Rangnick.

A questo punto, vista la situazione di stallo, facciamo un po' di chiarezza e capiamo se il rinnovo di Zlatan possa essere conveniente per il Milan o se la linea del no debba prevalere.

I PRO:

1) Superiorità tecnica. Zlatan è un fuoriclasse assoluto e, nelle poche partite disputate in questa seconda esperienza rossonera, ha dimostrato di poter essere ancora un giocatore decisivo nel campionato italiano. Ovviamente non parliamo più del giocatore "supremo" di 10 anni fa, ma il gol, l'assist ed il palo nello sfortunato derby contro l'Inter, ad esempio, ci raccontano di un Ibra vivo e vegeto.

2) L'immagine. Ibrahimovic è sicuramente e per distacco il giocatore più celebre e celebrato della rosa del Milan e, dopo Cristiano Ronaldo, il più famoso dell'intera Serie A. Al dato puramente simbolico, si accompagna il dato economico del merchandising: la maglia rossonera di Zlatan ha un appeal infinitamente maggiore rispetto ad una, per esempio, di Leao o Rebic. E quando gioca Zlatan, è un evento internazionale di per sè, a prescindere da maglia e competizione.

3) Leadership ed esperienza. Ibra è un trascinatore, questo è un dato oggettivo riconosciuto anche dai suoi detrattori. In una squadra giovane, povera di carattere ed esperienza, la presenza di un totem del genere può sicuramente favorire il percorso di crescita ed il consolidamento di un atteggiamento positivo da parte dei colleghi più giovani. Il suo arrivo ha dato imemdiatamente una parvenza di normalità alle prestazioni di Leao ed un impulso decisivo a Rebic.

I CONTRO:

1) L'anagrafe. Stiamo parlando di un atleta di 38 anni, che va per i 39: un'età in cui il 95% dei suoi colleghi ha appeso le scarpette al chiodo e si sta occupando d'altro. Gli effetti dell'età si vedono anche nella gestione del proprio fisico durante la gara, molto parsimoniosa ed accorta.

2) L'ingaggio. Zlatan costa caro e, nonostante l'età, non accetterebbe di svendere la prima immagine e le proprie prestazioni per un ingaggio inferiore ai 5/6 milioni di euro annui. Cifra che supera del doppio il salary cap imposto dalla proprietà alla gestione del club.

3) Motivi fisici. Ibra sta curando un infortunio muscolare, particolare non trascurabile per un atleta molto avanti con gli anni, pur prestante e longevo come lo svedese. E non dimentichiamo l'infortunio subito tre anni fa al Manchester, che sembrava precludere una conclusione di carriera da protagonista.

Analizzati i pro ed i contro, dal mio punto di vista un atleta ed un uomo-simbolo come Zlatan Ibrahimovic andrebbe confermato anche per la stagione 2020/21: i rischi fisici dovuti all'età ed il costo non certo cheap del suo ingaggio sarebbero ampiamente ripagati dal suo apporto emotivo, tecnico e commerciale alla causa rossonera. Almeno per l'ultimo anno.

E voi, cosa ne pensate?