Un fulmine a ciel sereno.
Zidane annuncia di lasciare il Real Madrid.
Chi se lo sarebbe aspettato? Beh, se uno ci pensa bene (come ha fatto sicuramente lui) non era una possibilità così remota. La stagione non è stata delle migliori, la Liga già a gennaio era stata mollata così come la Coppa del Re, dalla quale il Real è uscito contro un modesto Leganes. Si parlava già di esonero senza coppa, anzi senza La Coppa.
Zidane ha così vissuto un anno pieno di pressione, sapendo che ogni partita di Champions League poteva compromettere il suo rapporto con Florentino Perez che lo avrebbe messo alla porta senza pensarci su due volte, come spesso ha fatto in passato. Non sarebbero bastate le due Champions consecutive vinte.
Ma si sa, al Real funziona così: o vinci o sei fuori. Quindi ogni partita di Champions è diventata un esame in cui non si poteva sbagliare e Zizou lo sapeva, ma ce l'ha fatta.
Il fuoriclasse francese è riuscito a fare qualcosa di impensabile fino a poco tempo fa: 3 Coppe dei Campioni di fila, quando già 2 erano un'impresa. La maledizione del "vincere la coppa per due anni di fila" è stata distrutta e il Real è tornato ad essere Galactico. Questo Florentino Perez lo deve sicuramente a tutti i giocatori che ha, ma soprattutto a Zidane che è stato capace di gestire uno spogliatoio pieno di prime donne (una su tutte Cristiano Ronaldo) e poco importa se il Real non esprimeva un gran calcio, alla fine, o un giocatore o l'altro la decidevano: con la Juve è toccato a Ronaldo, con il Bayern a Benzema, con il Liverpool a Bale. Ma non è solo questione di colpo dei singoli, bensì anche di fortuna. Parliamoci chiaro, il Real è stato molto fortunato e aiutato in questa Champions, inutile negarlo: rigore all'ultimo minuto con la Juve, papera di Ulreich contro il Bayern, doppia (e ancor più clamorosa) papera di Karius contro il Liverpool. Un Real bravo sì, ma baciato dalla buonasorte che, parliamoci chiaro, senza un pizzico della quale non si va da nessuna parte.
E' stata una stagione lunghissima e molto pesante, ma noi questo da Zizou non lo abbiamo percepito, così come i suoi giocatori: lui è stato capace di far giocare con leggerezza e convinzione i suoi campioni, facendoli sentire tali, facendoli sentire Galacticos.
Chi riusciva ad immaginare e immergersi nella situzione in cui Zizou si è ritrovato, allora avrà sicuramente immaginato che questo scenario era alquanto probabile.
Ciò che stupisce sono le tempistiche: 5 giorni dopo l'ultimo grande successo e non subito dopo.
Questo fa capire come Zidane abbia riflettuto a lungo sul da farsi e alla fine si è reso conto che più di così è quasi impossibile da fare. Tutto ciò lo aveva probabilmente fatto capire anche ai suoi calciatori: non a caso si parla di addio di Ronaldo, Kroos, Benzema ecc...
La decisione giusta, al momento giusto, un colpo da numero 10, un colpo da Zizou!
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