Il 2022 di Nicola Zalewski si è concluso con un po' di amaro in bocca. Il ventenne giallorosso, alla vigilia del mondiale in Qatar, era quasi l'unico, tra i giocatori della Roma impegnati nel torneo iridato, sicuro di avere un posto da titolare nella propria nazionale. All'inizio è stato anche così, con l'esordio da titolare nella prima gara del girone contro il Messico. In quella partita l'esterno ha giocato solo 45 minuti, essendo stato sostituito dal ct polacco ad inizio ripresa. Nelle gare successive, tra gruppi e ottavi, deve essere cambiato qualcosa nelle gerarchie difensive polacche con Frankowski che gli ha rubato il posto. Il romanista lo abbiamo rivisto in campo solo al 71' della sfida degli ottavi di finale contro la Francia, ultima gara in questo mondiale della selezione polacca. Si è concluso così, con un paio di presenze e zero reti, la prima Coppa del Mondo del numero 59 della Roma. Un bottino niente male se ci ricordiamo che il polacco ha solo 20 anni e questa è la sua prima esperienza a livello internazionale di un certo calibro.
Se torniamo, però, un attimo indietro ad inizio anno, ci accorgiamo subito che Zalewski ha giocato, almeno fino alla finale di Conference League contro il Feyenoord, ad altissimi livelli, diventando una delle certezze della Roma di José Mourinho. Con l'infortunio di Spinazzola, il giallorosso ha preso le redini della fascia sinistra non facendo rimpiangere il miglior terzino dell'ultimo europeo. Anzi, per molti ha espresso un calcio superiore all'italiano.
Con l'inizio della nuova stagione Zalewski, complici anche uno Spinazzola ancora lontano dai livelli pre infortunio e l'alternanza sulla fascia tra Karsdorp e Celik, era chiamato a confermare le ottime prestazioni della passata competizione. Il polacco però ha avuto molti alti e bassi, riuscendo poche volte a eguagliare le performance dello scorso campionato. Adesso con un piccolo periodo di pausa, prima dell'inizio della Serie A, in programma il 4 gennaio contro il Bologna, avrà l'occasione per non lasciarsi andare e recuperare le proprie energie. Cascare nella trappola di non mantenere le aspettative è dietro l'angolo, vedi alcuni degli ultimi giocatori usciti dal vivaio giallorosso come Riccardo Calafiori, Ebrima Darboe e Felix Afena-Gyan.
Perciò i prossimi mesi del classe 2002 saranno importantissimi, con l'obiettivo unico di tornare protagonista con la sua Roma.
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