Torna a vincere il Palermo di Beppe Iachini, che davanti al proprio pubblico riesce ad ottenere tre punti fondamentali per consolidare il primato della cadetteria. Una partita difficile quella contro il Padova, con la squadra guidata dal neo tecnico Serena chiamata a riscattarsi dopo le ultime deludenti prestazioni che hanno portato all’inevitabile cambio sulla panchina dei biancoscudati. Dal canto suo, l’undici rosanero è spinto dal desiderio sempre più forte di spiccare il volo e di aumentare il distacco dall’Empoli e, soprattutto, dal terzo posto, attualmente occupato dall’incredibile Avellino di Rastelli. In un Palermo piuttosto incerottato, orfano dei lungodegenti Barreto e Belotti, spiccano il ritorno tra i pali di Stefano Sorrentino e l’esordio del terzino sinistro Lazaar. I rosa prendono subito il filo del discorso, attaccando con insistenza per oltre metà del primo tempo, poi però calano, e subiscono inevitabilmente il ritorno dei padovani, che impensieriscono in più occasioni i padroni di casa, un po’ troppo schiacciati a ridosso della propria area di rigore, soprattutto nei minuti finali della prima frazione di gioco. Il secondo tempo ricomincia come era finito il primo, con i ragazzi di Iachini un po’ in difficoltà e gli avversari più determinati e sicuri rispetto ai primi minuti di gara. L’ingresso di Vazquez prima, e di Stevanovic poi, riporta quel brio che la manovra d’attacco dei rosa aveva perso nella fase centrale del match; si rivede una certa intensità a centrocampo, soprattutto sulle fasce, dove un ispirato Lazaar mette in costante apprensione la catena di destra della difesa veneta, mentre in attacco, uno scatenato Lafferty si fa largo a sportellate tra i marcatori veneti. Le occasioni per passare in vantaggio non mancano al Palermo, ma il Padova tiene duro e si difende come può dalle incursioni offensive degli avversari, riuscendo a mantenere il risultato fermo sullo 0 a 0. Al minuto 83, però, l’episodio che cambia la partita: Carini intercetta con il braccio, nella propria area di rigore, la conclusione di Alen Stevanovic, portando l’arbitro Pairetto a fischiare la massima punizione in favore dei rosa. Dagli undici metri si presenta Abel Hernandez, che con il mancino spiazza Mazzoni ed esulta per il vantaggio: è la sua 12esima rete in campionato; 1 a 0 per il Palermo. Per la Joya, è il quinto rigore segnato su cinque calciati, l’attaccante uruguagio si conferma infallibile dagli undici metri. La partita termina poco dopo, senza regalare ulteriori emozioni, se non la gioia finale da parte di giocatori e tifosi, finalmente riuniti a festeggiare una vittoria importantissima, in un Renzo Barbera che si gode la prima posizione in classifica e che sogna di riappropriarsi del posto che ha tristemente abbandonato la scorsa stagione, un posto tra le migliori venti squadre d’Italia: la Serie A.
23 Novembre 1980
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