Dopo la vittoria di sabato contro la Roma, il Franchi e il popolo viola hanno salutato con passione, emozione e calore uno dei giocatori simbolo di questa Fiorentina come Lorenzo Venuti, la Curva Fiesole ha dedicato al giocatore cresciuto nel settore giovanile gigliato l’ultimo saluto ed è stato un saluto bellissimo, un saluto fatto di lacrime, cori e striscioni, striscioni nei quali la curva ha ricordato a Venuti che rimarrà per sempre uno di loro, striscioni che hanno dimostrato a Venuti tutto l’affetto della sua gente, perché sicuramente non rinnoverà il contratto in scadenza a fine stagione con la Fiorentina, ma l’esperienza in maglia viola rimarrà un ricordo indelebile, perché Venuti ha realizzato il sogno inseguito da ogni bambino che inizia a giocare a calcio, il sogno di ogni bambino di vestire la maglia della squadra del cuore e per Venuti l’esperienza in maglia viola è stato un sogno diventato realtà, perché con questa maglia è cresciuto, è diventato uomo, è diventato un esempio da seguire, è riuscito a trasmettere ai giocatori più giovani il valore importante, importantissimo di questa gloriosa maglia, la sua storia, la storia di una città bellissima, passionale con tanta voglia di calcio, la passione che ha fatto diventare Venuti giocatore ma allo stesso tempo tifoso della Fiorentina. La stessa passione e la stessa emozione di giocare con la maglia viola che forse in qualche occasione lo hanno “tradito” e portato a qualche errore in campo, errori perdonati e cancellati dalla professionalità, dal valore umano messi a disposizione del gruppo, errori dai quali è cresciuto ed ha imparato tanto e se tutti i giocatori della squadra, dai più esperti fino ai più giovani ti ringraziano e ti prendono come esempio da seguire, significa che qualcosa di buono hai fatto, qualcosa di importante all’interno del gruppo lo hai lasciato, significa che qualcosa hai trasmesso, anche se non a livello tecnico, di campo, ma a livello di valori umani hai insegnato tanto a tutti.
Firenze ha salutato uno degli ultimi giocatori simbolo di un calcio che ormai di simboli nelle proprie squadre ne ha sempre meno, ha salutato un giocatore che è arrivato bambino nella sua squadra del cuore e nella sua squadra del cuore è cresciuto e ne è diventato simbolo; e Venuti è stato salutato nel migliore dei modi dal suo popolo e dalla sua gente, perché non poteva essere altrimenti, perché certe favole fanno bene al calcio, perché certe favole sono scritte per avere un finale fatto di emozioni forti, proprio come il finale che è stato scritto sabato al Franchi, al termine della partita contro la Roma, un finale nel quale è calato il sipario al termine di una favola bellissima.
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