Due posti, anzi uno e mezzo, per sei giocatori, è questo il problema attuale del Torino per questa stagione. 
Al momento la squadra allenata di mister Mazzarri conta in rosa sei attaccanti, per la precisione quattro esterni, Iago Parigini, Edera e Berenguer, e due attaccanti centrali, Zaza e Belotti. 

Nonostante l'ultima partita contro il Sassuolo abbia fatto rilevare piccoli segnali di coesistenza tra i due centravanti, è ancora troppo poco per una squadra che conta in rosa due prospetti giovani e interessanti come Parigini, leader della nazionale italiana under 21 e Edera, fino allo scorso anno pronto per spaccare il mondo ed ora di nuovo chiuso nelle gerarchie da fin troppi giocatori. 

Il problema è che si producono poche azioni offensive, dato che il centrocampo è più coinvolto nel distruggere che nel far ripartire l'azione.
Ci sarebbe bisogno, se non si vuol abbandonare il dogma dei tre centrali, di più inventiva in attacco, più imprevedibilità, in modo che partite come quella di ieri contro il Sassuolo o come la trasferta di Cagliari, possano essere portate a casa.

Sono ancora convinto che l'obiettivo stagionale, la qualificazione all'Europa League, sia ancora possibile, ma c'è bisogno di coraggio.