“La miglior soluzione a tutti i problemi è la pazienza” : così affermava il celebre filosofo greco Platone circa 1400 anni fa. Questo concetto diventa però più che mai importante per la situazione societaria che il Milan sta attraversando attualmente. Ormai tutti sanno cosa sta succedendo in casa rossonera, ma il vero problema, più che il futuro, riguarda il presente, in quanto è facile che si creino inutili allarmismi che non giovano a nessuno.
Penso infatti che, nonostante molti sostenitori rossoneri si preoccupino per quello che sarà il futuro con l’attuale presidente Li Yonghong sempre più fuori dai giochi ,è anche vero che una soluzione si troverà sicuramente : il Milan è una società troppo prestigiosa per cadere in basso assieme al suo proprietario (o ancora peggio fallire). Non voglio passare per l’ottimista che se ne frega dei problemi della società per cui tifa, bensì ribadisco che preoccuparsi per il futuro, quando alle porte c’è un finale di stagione tutto da vivere per guadagnarsi soddisfazioni e fondi per migliorare quello che verrà, non ha assolutamente senso.
Detto questo, passiamo alle cose concrete : la prossima partita sarà uno scontro chiave per guadagnarsi una posizione tra le prime quattro : affronteremo la Juventus, e lo faremo con pochi indisponibili e molti giocatori rimasti ad allenarsi con Gattuso e il suo a staff a Milanello; ci sono tutte le carte in tavola per disputare una grande partita e ,in caso di vittoria, si può guardare al match contro l’Inter con grande ottimismo. Successivamente, le partite diventeranno sempre più decisive per tentare di portare a termine un piccolo miracolo, che inevitabilmente, oltre a richiedere grandi meriti nostri, richiede piccoli stop avversari : la Lazio, per esempio, deve ancora affrontare in campionato compagini importanti come Inter, Torino, Sampdoria, Roma e Atalanta e anche dei pareggi contro alcune di queste squadre devono essere da noi sfruttati per raggiungere i biancocelesti.
Bisogna ammettere che l’ottimismo che sta travolgendo molti tifosi rossoneri per quanto riguardo il campo (tra cui il sottoscritto, in caso non si fosse capito) è merito di Gattuso, che è stato in grado fin da subito di dare un’identità alla squadra, un carattere e, soprattutto, ha fatto capire a ogni singolo componente della squadra ciò che c’era da fare per migliorare se stessi e il gruppo. Ha messo in moto, grazie alle sue doti da leader, quella macchina con ottime potenzialità, ma che prima aveva un guidatore sprovvisto di carisma e coraggio. Ora, grazie a Rino, i radar si sono spostati dalle vicende extra campo a quelle che riguardano il rettangolo verde, e penso che proprio per questo, l’allenatore calabrese meriti una conferma il prossimo anno, nonché un mercato all’altezza, per il quale però c’è tempo. Intanto si deve avere pazienza perché il finale di stagione può rendere tutto più chiaro e può migliorare un po’ di aspetti, anche societari, che adesso sembrano tragedie. Poi, si potrà parlare.
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