Ci siamo: parte da ieri la nuova avventura di Antonio Conte, pronto a regalare all'Inter le vittorie e la "fame" di trofei da tempo persa da qualche parte.
Ok, molti interisti non sono d'accordo con questa scelta poichè lo conosciamo tutti il suo passato da capitano prima e allenatore della Juventus dopo; però ragazzi lasciatemi dire che Conte è un professionista, diventa fin da subito tifoso della squadra che allena e fin da subito trasmette ai suoi calciatori grinta, rabbia e coraggio.
Alcuni temono per forza un Lippi - bis, ma ricordate anche che Giovanni Trapattoni dopo tanti anni di Juve venne all'Inter e vinse anche con la società nerazzurra: perché a Conte dovrebbe per forza andare tutto storto?
Senza dubbio, questa squadra merita un occhio di riguardo per quanto concerne il centrocampo e l'attacco, ma ho fiducia in Suning (l'ho sempre detto del resto) e dei dirigenti Piero Ausilio e Giuseppe Marotta; quindi, lasciate da parte le vostre amarezze e i vostri rancori verso colui che ha rigenerato anche la nostra Nazionale che ormai era diventata una barzelletta.
Nel calcio in primis bisogna essere professionisti (e Conte lo è) e adesso sembra che all'improvviso tutti i tifosi bianconeri abbiano dimenticato ciò che Conte ha fatto per loro quando nel 2011 tornò a Torino per far di nuovo trionfare la società della vecchia signora.
Antonio Conte l'ho sempre stimato e apprezzato, sono felice che abbia deciso di "sposare" il progetto dei nerazzurri (non dimentichiamoci che l'ex ct era nel mirino anche di altri top club come PSG, Bayern, Real che li avevano offerto un ingaggio molto più alto di quello che percepirà all'Inter) e di questo ne siamo onorati.
Certo, Conte deve rendersi conto di essere arrivato in una realtà importante, in una società che ha una tifoseria e dei princìpi molto seri, quindi sarà dura per uno col passato juventino "entrare" nel cuore di ogni tifoso interista.
Speriamo che riesca a conquistare tutta la tifoseria con i risultati che naturalmente ci auguriamo arrivino già dalla prossima stagione, con lo scopo primario di togliere proprio alla sua ex squadra l'egemonia del titolo di "campioni d'Italia".
Forza Antonio, riporta L'Inter dove merita di stare e ricordati che la squadra è pazza per natura, quindi è una caratteristica del DNA del club.
Va bene volerla regolare e forte, ma anche un po' di pazzia (se è pazzia sana) può aiutarci nel cammino che adesso faremo insieme in questa stagione dove ci aspetta anche una Champions League da onorare e rispettare.
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