Tossine, nocività, diffuse. Dilagano come un virus. E non c'è antivirus che tenga. Devi solo sperare di non essere contaminato, perchè quando lo verrai, non potrai rimanerne indifferente. Ci sarai dentro. 
Il caso, uno dei tanti, su cui si potrebbe scrivere oramai un romanzo, Spal, squadra di Ferrara che si batte con i detti e le unghie per difendere la categoria oltre che, la tifoseria, a portare la bandiera che ricorda la violenza subita da Federico Aldrovandi negli stadi, diventato un simbolo, che continua a creare un grande fastidio, ha vinto contro la Juventus.
Juventus che vincerà matematicamente lo scudetto in casa, il suo ottavo consecutivo, e che è impegnata sul fronte Champions in una difficilissima partita contro una temibile Ajax. Schiera in campo qualche giovane. Un paio. In quel campionato dove ci lamentiamo che non diamo mai spazio ai giovani.
Apriti cielo. Campionato falsato.
Ma non per la lotta scudetto che non c'è mai stata, ma per la salvezza. Come se fosse colpa della Juventus se Empoli, Frosinone, Bologna o Udinese rischiano la SerieB. 
Il punto è che non i tifosi, ma parti attive, attori protagonisti hanno gettato benzina sul fuoco lasciando intendere che il campionato sia stato falsato. A ciò si contrappone l'altra scuola di pensiero che sostiene la legittimità assoluta dell'operato della Juventus.
E poi, quanto accaduto con il trio Acerbi che provoca dicendo che la Lazio è più forte come individualità del Milan, e in modo ironico, Kessie e Bakayoko ridendo mostrano la maglia di Acerbi a sfottò alla tifoseria milanista. Sono partite delle fucilate incredibili. Comportamenti infantili, di entrambi, certo, ma il comportamento antisportivo è solo quello dei milanisti non quello del laziale a quanto pare. E anche qui veleni, tossine, nocività con il rischio di sanzioni.

Ma che calcio è questo? Non è calcio. Non si sa più ironizzare. Niente. Solo veleni.
Poi non stupiamoci se Allegri lascia i social, se Riccardo Cucchi dice di non voler parlare più di partite, perchè questo calcio è sempre più tossico, ed i primi a renderlo tossico sono alcuni protagonisti del calcio stesso. I tifosi ne sono una conseguenza. Non la causa. Almeno non la principale.