"Storie di calcio - II stagione - V episodio"
Il suo punto di vista è sempre stato particolare, come quando commentava le star del calcio avanti con l’età che andavano a giocare nel campionato a stelle e strisce:
“Qui si godono la vita, è certo. Ma sul campo è un’altra cosa”.
Alexis Lalas non ha certo paura di dire la sua.
Il quinto episodio lo dedichiamo a lui, un difensore che fu passato alla storia come il primo americano ad aver giocato in Serie A e la sua storia vi lascerà senza parole. Nato a Birmingham nello stato del Michigan il primo giugno 1970 da padre greco e madre statunitense, Alexi debutta nelle giovanili del Rutgers e subito dopo, viene convocato ai mondiali del 1994 con il compito di fare una bella figura in patria. Gli Stati Uniti vengono eliminati agli ottavi per mano del Brasile (poi vincitrice del torneo), ma il difensore fece una buona prestazione e mette a segno una rete poi annullato per un fuorigioco inesistente.
Bora Milutinovic (colui che ha selezionato la rosa per il mondiale) ha un ottimo ricordo su Lalas:
“Quando l’ho incontrato per la prima volta ero solamente un ventiduenne punk che non aveva mai pensato al suo posto nel mondo. Mi ha insegnato a giocare e mi ha dato una nuova collocazione in campo per cui, nella mia immaginazione, quell’uomo è un genio assoluto”.
Dopo la rassegna mondiale, il Padova allenato da Mauro Sandreani lo acquista per ben 400 milioni di lire. Con il suo look dai capelli rossi lunghi e incolti e dal pizzetto carpino, lo fecero ribattezzare Generale Custer, da certe dichiarazioni nel post-partita:
"Come ho preso la sconfitta di oggi? Non mi importa nulla: adesso vado a casa, suono la chitarra, sto con la mia ragazza e tutto si sistema."
Con gli Euganei, disputa solo due stagioni segnando il suo primo goal contro il Milan (campione d'Italia e d'Europa), quello del vantaggio biancoscudato nella vittoria casalinga per 2-0 della sesta giornata di campionato. Nel 1995 viene nominato miglior calciatore americano. L'anno seguente retrocede in Serie B con i padovani e a quel punto Lalas fa ritorno in patria e chiuderà la sua carriera agonistica in Major League Soccer.
Dopo il ritiro, Lalas ricoprì le cariche di general manager e presidente del Los Angeles Galaxy e infine quello da dirigente nel San Josè Earthquakes e New York Red Bulls.
Oltre al calcio, il giovane si appassiona alla chitarra e incide i dischi con i Ginger, con la quale partecipò ad alcuni tour. E non è finita. Alexi ottiene in tasca una laurea ottenuta nel 2014 alla Rutgers University, in New Jersey. Lui disse:
"Sono contento per i miei bambini, così capiscono che se si comincia una cosa bisogna anche portarla a termine. E bisogna sapersi distinguere dagli altri."
Oggi veste i panni di analista e commentatore sportivo per Fox Sports, ma il suo ricordo nel calcio non lo abbandonerà mai, specialmente il suo look da punk.
Un abbraccio Pasqui
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