C’era una volta il Milan che vinceva, grazie ai gol di Ibrahimovic e ai polmoni di Gattuso. Da allora sono passati circa 10 anni, Gattuso ha smesso e fa l’allenatore, al contrario Ibrahimovic continua a giocare e a segnare per il Milan che con lui ha iniziato a vincere di nuovo. Sembra una favola ma invece è tutto vero, chiedere per conferma a Koulibaly e Mario Rui. Ibra è incontenibile e da solo ha indirizzato la partita. A vincerla hanno contribuito tutti a parte Calhanoglu che ormai è un ex. Al contrario del fattore "K" con Kessie e Kjaer che di partita in partita diventa sempre più forte, a dimostrazione che anche all'Atalanta ogni tanto qualche valutazione la sbagliano.

Dall'altra parte, in panchina a sbracciarsi, l'ex compagno Gennaro Gattuso, che del Milan rappresenta il passato recente. Celebrato e adulato dalla critica che invece non ha mai amato troppo Pioli, l'allenatore che di questo Milan e del suo spirito è artefice insieme a Ibra. Il loro Milan è una squadra solida, essenziale che si trasforma in letale grazie alla velocità e la qualità di Hernandez e Rebic. Il tutto senza lo sterile corredo verbale ( "occhio della tigre", "veleno" ...) che invece caratterizza la retorica di Gattuso, che ad un anno dal suo arrivo si trova al punto di partenza.

Io non so se il Milan vincerà lo scudetto ma penso che sia stato fatto, a fari spenti un lavoro pazzesco in fase di allestimento della squadra: giovani di reale valore, un allenatore senza il culto della propria persona e un highlander su cui pochissimi scommettevano ed invece ha stravolto gli equilibri. Il sogno per proseguire tuttavia ha bisogno di altenrative. Posto che per sostituire Ibra bisognerebbe avere Ronaldo o Van Basten, occorre comunque qualcuno con più esperienza di Colombo. Calha gioca già da ex e va trovato un 10 in grado di incidere in alternativa a Diaz. Infine a livello di centrale dove Kiaer sta tenendo in piedi una coppia scoppiata, con Romagnoli completamente fuori fase.