Forse "Natale in casa Cupiello" è la commedia più celebre di Eduardo De Filippo soprattutto per quella reiterata domanda che il padre Luca rivolge al "pupone" e figlio Nennillo: "...te piace...'o Presebbio?!" sarà il leitmotiv riecheggiante come un tormentone tra le semplici scenografie di una comune casa napoletana in una travagliata, contorta ma sempre attuale storia narrata nella significativa composizione teatrale a suggello della  maestosa genialità del grande artista partenopeo del secolo scorso.

Napoli, la città del sole, del Vesuvio, della canzone, della pizza, del sorriso, mai come quest'anno travagliata, ferita nel cuore dalle imposizioni sempre più restrittive del Governo a causa dell'emergenza sanitaria. L'altro giorno ha fatto notizia, nei maggiori TG trasmessi, un servizio ritraente le vie del centro di Napoli con le famose bancarelle allestite sotto Natale con le realizzazioni manuali opera di mastri artigiani della vera tradizione partenopea raffiguranti i vari personaggi del Presepe dalla Natività ai pastori, dai Re Magi al Bambin Gesù...per poi vedere lì... in prima fila la statuina di Diego Armando Maradona...tanti, tanti Diego disposti in fila l'uno dietro all'altro... chi con la maglia del Napoli... chi con la maglia argentina a strisce bianco-azzurre... e alla fine un artigiano... un coraggioso... un eroe mistico... che depone sopra il cesto di capelli di Diego... una eterna aureola!!!...Questo era ed è Maradona per il popolo napoletano!...Un secondo Vesuvio!... Solo il suo corpo non c'è più...ma la sua anima vive!!...E vivrà a Napoli, la città do' sole e do' mare...per l'eternità!!!

Diego Armando Maradona forse l'uomo più amato, ma nel momento del trapasso lasciato solo, troppo solo. 
E' stata immensa l'ondata di cordoglio che ha scosso il mondo intero dall'Argentina a Napoli. "El Pibe de Oro" fu prelevato dal Presidente Ferlaino dal Barcellona per circa 14 miliardi di vecchie Lire e raggiunse Napoli il 3.6.1984, la città quel giorno impazzì letteralmente, fu come una imprevista eruzione del Vesuvio...ma di pura, salutare e piena gioia! Diego rimase al Napoli per 7 stagioni portando la sua squadra a vincere 2 scudetti nel 1987 e nel 1990, 1 Coppa Italia nel '87 battendo l'Atalanta, 1 SuperCoppa Italiana battendo la Juventus l'1.9.90 per 5 a 1 con reti di Silenzi (2)  Careca (2) 1 Crippa e per i bianconeri il gol della bandiera siglato da Roberto Baggio, e la storica Coppa Uefa conquistata nel doppio confronto contro lo Stoccarda (5 a 4) nel Maggio 1989.
Forse nessun altro calciatore ha saputo donare tante gioie ai propri tifosi da vivo, ed è stato pianto in una maniera tanto incomprensibile quanto inconsolabile da morto. La sua gloriosa carriera sul campo lo aveva visto, purtroppo, impantanarsi nella fanghiglia sempre più avviluppante delle sabbie mobili della droga, ma era riuscito a venirne fuori e addirittura a vederla superata dopo l'incontro con Papa Bergoglio nel Settembre 2014 quando il Pontefice Francesco lo attese nel suo studio a braccia aperte e dicendogli, come un padre ad un figlio: "...ti stavo aspettando!" e dopo quel fraterno abbraccio tra connazionali, esattamente come nella parabola evangelista del "figliol prodigo", in tanti sperarono che, come avvenne nel Vangelo, il campione di calcio argentino potesse lasciarsi alle spalle gli episodi bui di quella sua scriteriata vita... ma così... ahimè... non fu!

Nei suoi ultimi giorni di vita susseguenti l'operazione subita al cervello per i postumi di una banale caduta, si è sollevata un'atmosfera thriller intorno alla sua precoce fine ed al centro delle indagini sarebbe comparsa la figura del suo medico, nonchè chirurgo personale Leopoldo Luque con l'ipotesi avanzata dagli inquirenti con tanto di indagini in corso di omicidio colposo a suo carico. Il medico sarebbe diventato famoso in patria grazie ad una massiccia propaganda di vendite di alcune diete dimagranti supportate dal gran nome di Maradona. Tre settimane prima della sua morte, lo stesso Luque, sembra, lo avrebbe operato con la sua equipe neurochirurgica nella sua clinica privata e successivamente, invece di trattenerlo precauzionalmente nella struttura per il periodo convalescente lo avrebbe fatto trasferire (su richiesta di Diego come avrebbe poi dichiarato a sua discolpa) in una residenza presa in affitto (povera delle misure adatte ad un convalescente, addirittura carente nei servizi igienici non presenti nella stanza del degente) in località Tigre distante una quarantina di km da Buenos Aires.
Ed è in questa stanza, quasi in memoria delle sofferenze di Silvio Pellico ne "Le mie prigioni", che Diego avrebbe combattuto la sua vita agli sgoccioli... senza il conforto di qualsivoglia compagnia...solo con i suoi pensieri...la sua vita...il ricordo dei suoi gol...dei suoi trofei vinti...fino al momento in cui un forte e repentino attacco di edema polmonare ne provocasse una insufficienza cardiaca che nel giro di una manciata di ore lo avrebbe tristemente condotto al capolinea della sua vita. Nessuno era al suo capezzale...nessuno saprà mai cosa avessero mai potuto pronunciare le sue aride labbra in quel triste letto di quella stanza abbandonata. 

Ora la vicenda della sua morte è in mano alla Polizia giudiziaria argentina che di fatto avrebbe ipotizzato che il povero Diego fosse stato vittima oltre al non felice decorso postoperatorio, anche ad una cruda realtà e cioè che il campione fosse anche in preda ad una forte crisi di astinenza.....e giù nella Capitale mogli, figli, parenti già si accapigliano tra carte bollate e toghe a reclamare i loro brandelli di eredità mentre tutto il mondo piange l'assenza del più grande campione di calcio che abbia mai calpestato i campi di gioco dalla sua invenzione. Un destino beffardo per il nostro amato Diego, la sua vita nasce da una misera famiglia, poi va a toccare fama e notorietà, per poi tramontare con tanta amarezza e solitudine....quasi fosse applicata alla virgola l'immortale "Livella"della poesia scritta dal grande Totò!   

"...Beh...allora ..Matteo!?...te piace 'o Presepe che ha fatto nonno quest'anno!?!" "...noo!!...nonno...nun me piace!!...a me piace l'albero di Natale...con sotto tanti...ma tanti pacchi...sai..quelli da scartare.. da rompere la carta.... che gioia..nonno!!!" Ero in collegamento Skype con i miei nipotini a Budapest...non li vediamo da sei mesi...quest'accidenti di Covid...è come una guerra!!  E meno male che esiste questa tecnologia che ci fa stare vicini ...altrimenti....!!  "...Beh...Matteo...non ti piacerà il Presepe...ma quest'anno il Milan credo che ti piaccia più della Roma....a proposito ...cominci ad avere più di 8 anni...ma quale squadra avresti scelto per il tuo futuro...la Roma o il Milan!?!"   "....ehhh...nonno...sai che ancora ci debbo pensare bene!!...mah...a dire il vero il Milan sta giocando bene...però anche la Roma...mica è tanto male!?...facciamo così...se vince lo scudetto il Milan...terrò per il Milan...e sennò per la Roma!...va bene !?!"   "...sì..sì..Matteo...ma se lo vincesse l'Inter o la Juve!?!"   "...ahhh...allora mi piglio la Roma...come papà!!"  "...e bravo Matteo!!"   "...Nonno...Nonno Massimo!!...guarda ho aperto il Monopoli...ed ho fatto conto che sei quì con noi a giocare....sai che a me è capitato Parco della Vittoria e Viale dei Giardini..."  "....no!!...ma che fortuna ...e a me!!"  "...indovinaciNonno!?"   "...mah...non so...i Marroni..Corso Raffaello...!"  "...peggio Nonno...molto peggio...Vicolo Corto e Vicolo Stretto!!"  "...Noooo!!!        (un no Fantozziano!)...ma allora vinci tu!!...dai a chi tocca?!"  "...a te ..Nonno...io sono già passato per il Via ed ho ritirato le 20 milaLire...ti tiro io i dadi...8!...1,2,3,4,.....7 e 8!! ..Parco della Vittoria!!...evvvai!!!" "...quanto fa...Matteo!...vincerai tu anche questa volta!!"  "...ma no...Nonno..la partita è lunga...e tu da lì hai tutto il tempo per finire il tuo Presepe...vedi che mancano i personaggi!!"  "...Ora li metto...Matteo!!...ma dì pure una cosa a tuo nonno...ma...ma te piace.... 'o Presepe!?"     "...Nooo....nun me piace!!!...me piace l'Albero...Nonno!!!"

Buon Natale a tutti!
Massimo 48