Ieri, in prima serata, si è giocata la partita Roma-Atalanta vinta in trasferta dai bergamaschi per 2 a 0. Devo dire una bella partita, giocata agonisticamente e intensamente da entrambe le formazioni ma che si è risolta mettendo in risalto i soliti punti positivi e punti negativi di entrambe le squadre.
Proviamo a vedere per prima la squadra capitolina.
La Roma ha diversi punti positivi:
- un centrocampo robusto e capace sia nella fase di possesso che in quella di non possesso;
- due giovani come Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo che, potenzialmente, hanno un passo in più;
- un centravanti di ruolo che è di razza pura (capisco il smania di Conte di portarlo all'Inter e il pressing di Fonseca di tenerlo a Roma);
- due difensori laterali con tante frecce al loro arco.
La Roma ha poi dei punti sulla quale ha la necessità di crescere:
- due centrali che sono troppo deboli per le speranze di alta classifica;
- un portiere che non ha ancora fatto vedere le sue vere caratteristiche;
- due giovani come Lorenzo Pelligrini e Nicolò Zaniolo che, troppo spesso, sono solo potenzialmente un passo avanti.
Il risultato è quello di una squadra con grandi ambizioni ma con ancora troppe lacune, soprattutto in difesa. E ieri, quando si è vista aggredita con forza, ha capitolato con la troppa facilità. La prova di questo è tutto nell'ultima mezz'ora, dopo aver incassato il primo gol: la Roma ha lasciato costruire e attaccare l'Atalanta non proponendo mai, con continuità, azioni che portassero al pareggio. Questo è un limite fisico, tecnico, tattico e, anche, psicologico, con la logica conseguenza che Fonseca non è ancora riuscito ad incidere come vorrebbe su questo gruppo.
L'Atalanta ha, essenzialmente, un solo punto di forza:
- fedele ai dettami del suo allenatore è equilibrata e combattiva in tutti i suoi reparti costruendo con continuità senza timore reverenziale per qualcuno (e ditemi che è poco!)
Anche per i punti deboli trovo solo una cosa da sottolineare:
- è troppo dipendente da Zapata per sbloccare la partita.
Certo che ieri l'intensità si è vista tutta. Mi sembra evidente che, a livello tecnico, sia ancora un passo indietro rispetto alle squadre top della Serie A, ma non dimentichiamo che la società bergamasca non ha ne' le possibilità economiche ne' il blasone che permetta loro di fare scelte azzardate per operare un netto salto di qualità.
Come dicevo, ho trovato la partita bella, giocata in modo aperto per 60 minuti da entrambe le squadre. Poi. al gol di Zapata, ho visto un'Atalanta rinvigorita e una Roma demoralizzata (senza idee). Questi due atteggiamenti così opposti tra loro sono il frutto di due situazioni diverse: da una parte Gasperini ha in mano la squadra da anni e il suo lavoro è ormai assimilato in maniera completa nella testa dei suo giocatori, al contrario Fonseca sta provando a costruire una squadra partendo dalle ceneri di un "mezzo fallimento" degli anni passati. Il lavoro a Roma è sicuramente più lungo e più impegnativo.
Per il momento, solita bella Atalanta e solita Roma incompiuta...
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