Come ogni anno, per fortuna, è iniziato il campionato di calcio, il nostro campionato. Ed ogni anno, soltanto dal mercato, proviamo a dire: "Eh sì, questo qui farà una grande stagione", senza grandi basi, ma al bar ogni chiacchiera vale, si sa.

Dato per assodato che sulla base del nulla non si possono fare previsioni, proviamo a fare un viaggio tra i giocatori della Serie A dopo le prime due giornate e le nazionali. C'è chi ha giocato meno e chi ha giocato di più e si possono scorgere segnali importanti come forma fisica, libertà mentale e pressioni esterne. Il primo riguarda a che punto è la condizione atletica, se in ritardo o meno di preparazione, la seconda è come il calciatore approccia mentalmente questa stagione, infine la terza è cosa vorrebbero gli esterni (società e tifosi) dal calciatore.

Come primo in lista, ordine casuale sia chiaro, voglio mettere Belotti, giocatore che secondo me quest'anno vivrà una stagione magnifica. Ovvio che sarà difficile ripetere l'annata 16-17 in cui realizzò 26 reti, ma questo può davvero essere l'anno della svolta per il capitano del toro. Fisicamente è al massimo, già ha dimostrato un'ottima condizione atletica sia con i granata sia con la nazionale, ma soprattutto sembra libero di testa, spensierato. Gli altri anni, complici tante, troppe voci di mercato, sembrava più imbrigliato nel dover far vedere quanto è forte. Tutto il Torino è con lui, lo supporta, anche da quel punto di vista ha pieno appoggio.

Una stupenda sorpresa potrebbe essere Malinovs'kyj, calciatore approdato quest'anno a Bergamo sotto la guida del Gasp. Cavolo ragazzi ho visto le prime due partite e ne sono rimasto folgorato per tempi di gioco e allora mi sono andato a vedere dei suoi video e confermo la prima sensazione, arrivato come sconosciuto potrebbe rivelarsi un valore aggiunto per l'Atalanta. Non ha grandi pressioni, quasi nulle direi, personalmente lui mi sembra un ragazzo che ha voglia di spaccare il mondo, grintoso, forse a volte un po' troppo.

Sensi è quel giocatore che tutti aspettiamo, tutti sappiamo quanto è bravo e non vediamo l'ora di vederlo brillare come una stella cometa in una notte scura. Al Sassuolo non ha realizzato tante reti, ma il ruolo che Conte gli ha cucito addosso, molto più vicino alla porta, sembra essere la chiave di volta per la carriera del centrocampista. La sua condizione atletica è ad un livello molto alto, dall'intensità della sua dinamicità si percepisce la freschezza muscolare e questo è sicuramente dovuto al suo essere brevilineo. L'unico punto interrogativo è come riuscirà ad assorbire il passaggio dal Sassuolo all'Inter e di conseguenza come reggere anche le pressioni esterne che per ovvi motivi sono aumentate.

Se c'è qualcuno che deve dimostrare di non essere finito, questo qualcuno sopra il numero 7 porta il nome di Sánchez. Giocatore che all'Udinese ha sbalordito chiunque, diventando un top player in poco tempo, perdendosi per strada in altrettanto. Nella stagione 16-17 ha il suo record personale, all'Arsenal, segnando 24 reti con l'aggiunta di 10 assist, numeri pazzeschi. I tifosi nerazzurri in lui ripongono speranze altissime e anche lui a livello di pressione non passeggia sul velluto. Se entra in forma può spostare l'ago della bilancia e far davvero sperare all'Inter di vincere il tricolore.

Un'altra sorpresa potrebbe essere Ghiglione, terzino del Genoa. Giocatore di ottima prospettiva, un 22enne dalla grande corsa e dal buon piede, quest'anno potrebbe diventare una macchina da assist. La squadra ligure ha nelle proprie fila un calciatore che può giocare in più ruoli sulla fascia, sia come terzino che come esterno. Andreazzoli sembra intenzionato a dargli molto spazio, quindi occhio a Ghiglione che non ha importanti pressioni esterne e fisicamente sembra già pronto per la stagione.

In porta una sorpresa e conferma nello stesso momento potrebbe sicuramente essere Donnarumma, 20enne dal potenziale sconfinato. Conferma perché ha già fatto vedere parate stupende, sorpresa perché ogni tanto ha mostrato delle incertezze che deve assolutamente limare. L'anno scorso è stato il portiere che ha effettuato più parate tra i colleghi dei principali campionati europei. Tutto il popolo rossonero ha aspettative enormi su di lui ma non dovrebbe essere un problema per un giocatore che ha esordito a soli 16 anni tra i pali di San Siro. É tutto nelle sue mani, letteralmente, deve solo decidere cosa vuole fare e dove giocare.

Questi sono alcuni dei nomi che quest'anno andrebbero seguiti, ce ne sarebbero altri di cui parlare.
Chissà, forse dopo la terza giornata.