Devo ammetterlo, era da troppo tempo che desideravo scrivere un articolo sulla Juventus con un sorriso quasi pieno e grazie alla partita vista ieri, noi tifosi juventini possiamo finalmente sfoggiare un sorriso quasi pieno. Avete letto bene quasi, non pieno.
Quasi perchè ieri l'Inter ha giocato e fino al goal di Rabiot è stata lei a dare la dimostrazione in campo di essere la squadra più forte, mentre siamo stati noi i più vicini a subire l'uno a zero avversario. Quasi perchè questa squadra ancora non è guarita e denota ancora problemi di attenzione, errori banali in fase d'impostazione e un giro palla troppo orizzontale (cosa che ieri si è visto da ambo le parti), la partita contro gli acerrimi rivali però ci ha regalato un mix di nuova e vecchia Juve e soprattutto una Juve più simile al suo allenatore: cinica, pronta a soffrire quando serve e molto pratica.
La cosa che però mi è piaciuta di più vista ieri è stata la voglia e la forza di non disunirsi di fronte alla cattiva sorte (ogni riferimento al Var è puramente casuale). Quante volte dopo una decisone arbitrale altamente opinabile ci siamo ritrovati a perdere la calma? A disunirci completamente non sembrando più una squadra, trovandoci poi in un vortice dal quale non si riusciva più ad uscire? Parecchie, ma non ieri.
Ieri si è rivista quella che una volta era la Juve di Max: una squadra che attraverso la calma si portava appresso la consapevolezza di essere la più forte, insieme alla sicurezza di riuscire a vincere la partita in un modo o nell'altro. Chiedo solo una cosa ai nostri giocatori: non sprecate la partita di ieri, non tanto per i tre punti o per la calssifica, ma per tutto quello che da Juventus ieri è stato ritrovato, perchè ha ragione Allegri nel dire che dopo i Mondiali tutto può cambiare, quindi chiudere questa parte di stagione con altri sei punti nei successevi incontri diventa imperativo.
Perchè per noi juventini potrebbe davvero cambiare tutto e solo in meglio. Già, perchè questa pausa ci potrebbe regalare finalmente una rosa al completo, avendo un Chiesa completamente a disposizione ed un Pogba in più, avendo parecchio tempo per far riposare i "vecchietti" visibilmente stanchi e spremuti come Cuadrado e Bonucci e per far crescere con più tranquillità i giovani che in questo momento ci stanno facendo uscire dal tunnel nel quale ci eravamo infilati, dandoci così la possibilità di sognare e magari di sognare su più "fronti".
Non è ancora il momento di fare proclami e festeggiare però, perchè ripeto, non siamo guariti e queste ultime due partite sono le più importanti di questa prima parte di stagione, ma la Juventus di ieri una domanda con un dolce retrogusto me la lascia: e se stesse arrivando la cura?
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