La notizia arrivata ieri sera da Sky tedesca sta circolando fra i siti e merita sicuramente di essere commentata a caldo. La Red Bull per rescindere il contratto di Ralf Rangnick vorrebbe, dal Milan, un rimborso da quantificare fra i 5 o gli 8 Milioni di Euro. Chi mi segue ricorderà che ho più volte evidenziato la stranezza del fatto che il Dirigente tedesco, che è bene ricordarlo per i più distratti, è sotto contratto fino a giugno 2021, non avesse ancora comunicato l'interruzione del suo rapporto. Se poi analizziamo che in questi mesi già due collaboratori di Ralf hanno rescisso il contratto e in molti pensavano che sarebbero venuti al Milan, mentre poi è successo che si siano accasati presso altre formazioni, qualche dubbio può prendere forma. Facile domandarsi, come mai non sia successa la stessa cosa con il dirigente nato a Backnang sessanta due anni fa? Aspettava la certezza dell'incarico dal club italiano? Ma se ci hanno sempre detto che tutto è già scritto e concordato, possibile che non abbia avvisato della sua decisione? 

Non va certamente trascurato che il ruolo che ricopre il manager tedesco per la ditta leader nelle bevande energetiche: responsabile dello Sport e dello sviluppo calcistico del Gruppo Red Bull, lo vede alla guida di ben quattro formazioni, in Austria, Germania, Brasile e America, incarico che non è poi così facile da sostituire. A ciò va aggiunto che il Lipsia è ancora impegnato nella Champions, che giocherà in Agosto e la ripresa dei campionati sarà vicinissima alla conclusione di una stagione stravolta dal Covid 19. Una semplice indiscrezione, che quindi potrebbe avere delle motivazioni più che giustificabili. Se proprio devono rinunciare ad un Dirigente così bravo e importante, che ha prodotto risultati sportivi e guadagni economici, almeno vorrebbero monetizzare un rimborso che possa alleviarne la perdita.
Come reagirà il Milan?
Dubito che si metta mano al portafoglio, anche perchè la scelta maturata dopo la sconfitta di Bergamo, oggi ha una valenza ben diversa. Senza fasciarci la testa, prima di essere rotta, il lavoro proposto in questa stagione dallo "Staff Milan", Moncada, Almstad, Boban, Maldini e Massara, si sta dimostrando molto più positivo di quanto sembrasse qualche mese fa. Specialmente il mercato in uscita sta riservando piacevolissime sensazioni, poichè alla cessione di Piatek, ha fatto seguito quella di Suso, al Siviglia e quelle probabili di Laxalt, Calabria e Rodriguez, dimostrano che quell'immobilismo da cui venivamo sempre penalizzati è ormai alle spalle. Fra mille incertezze il Milan sta prendendo forma, sia in campo che fuori e ciò è un segnale importante. Finalmente Gazidis ha rilasciato un'intervista in italiano garantendo agli sponsor e ai tifosi che gli investimenti economici saranno sostanziosi e indirizzati a portare il Milan nuovamente ai vertici sportivi.

Vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione, cosa che viceversa non succederà per gli stadi che, inspiegabilmente, continueranno a restare chiusi fino alla conclusione del campionato. Senza dilungarmi in inutili dibattiti politici, desidererei che il Ministro Spadafora prendesse atto che in altri stati, come ad esempio qui, in Repubblica Ceka, si assiste regolarmente alle partite. Se si è deciso di riaprire cinema e teatri, che sono luoghi chiusi, così come i supermercati, che sono rimasti sempre aperti, o ancora le spiagge o le piscine, continuare a vietare l'accesso agli stadi, che sono impianti grandi e all'aperto, dove il distanziamento è di facile attuazione, a differenza di treni o metropolitane, ha più l'aspetto di voler penalizzare chi ha "sfidato il potere" riprendendo a giocare, piuttosto che una concreta esigenza per tutelare la salute dei cittadini. Forse questo calcio senza pubblico può piacere, forse potrà produrre più introiti dalle televisioni e meno spese per l'ordine pubblico, ma se così fosse, ci sarebbe da preoccuparsi e non poco.

Ma io, che sono fatalista, non ho certamente voglia di essere pessimista, mi godo il presente, un Milan che mi fa divertire, desideroso di aspettare la prossima partita, applaudendo Pioli e la squadra. Vedremo cosa succederà se resterà la dirigenza attuale, concretizzando ugualmente ciò che vuole la proprietà, senza grandi cambiamenti, o se viceversa Ralf potrà liberarsi dagli impegni contrattuali e dare inizio alla sua "rivoluzione tecnica".
Da tifosi faremo come abbiamo sempre fatto, metteremo il Milan, sopra tutto, garantendo il Nostro sostegno, perchè essere tifosi è una fede.