Da epurato a simbolo, da fardello a uomo squadra. La storia di Paulo Dybala è cambiata drasticamente in meno di un anno.
Con l’approdo di Sarri a Vinovo, la Joya sembrava ad un passo dall’addio. Non è il nove che sogna l’allenatore, forse il 10 di quel 4-3-1-2 che rese celebre il suo credo calcistico, ma che già a Napoli fu accantonato. Dybala era quasi un peso, e solo a scriverlo potrei essere tacciato di lesa maestà. Fu proposto allo United in cambio di Lukaku, fu oggetto delle chiacchierate con l’Inter, e forse mai centrale nel progetto di una Juve che ha camminato fra due binari: l’essere pratica e vincente come quella di Allegri, o spumeggiate e bella come avrebbe voluto Sarri. E in tutti e due i casi, sembrava non esserci spazio per un giocatore con le sue caratteristiche. In mezzo a quelle due tracce però, Dybala lo spazio se lo è sempre preso. Da falso 9, da spietato cecchino quando è subentrato, fino a collante fra centrocampo e attacco, l’argentino ha mostrato alla Juve che giocatori come lui non sono sacrificabili. Un anno o poco meno quindi, vissuto fra incertezze e voglia di dimostrare il suo valore.
Un progetto riuscito, perché i bianconeri hanno riscoperto un calciatore fantastico, e il talento di Laguna Larga ha fatto ricredere tutti.
Svolto il lavoro però, si passa all’incasso. Il rinnovo inizia ad essere chiacchierato e, da quanto si apprende, l’entourage del calciatore avrebbe avanzato una richiesta di 15 milioni. Paratici, Nedved e Agnelli vogliono fare lo sforzo, chiudendo però a 12. In mezzo a questa trattativa le solite dichiarazioni chiare a chi sa leggere tra le righe. Dybala ha fatto i nomi delle squadre con cui ha trattato, menzionando il Psg e lo United e ha mostrato gradimento al Barca. Al resto ci ha pensato Marotta, che dopo un bel periodo di silenzio è entrato a gamba tesa. “L’anno scorsa avevo la sensazione di poterlo prendere, ora diventerà leader della Juve”. Sembra un virgolettato come altri, ma il direttore dell’Inter ha aggiunto che se dovesse partire Lautaro i nerazzurri sono pronti ad un gran colpo. Lukaku-Dybala, il sogno della passata stagione, incompiuto, forse ora impossibile, ma tornato di moda anche solo per disturbare la Juve.
Marotta è innamorato della Joya, e le sue parole sono una chiara apertura. Se non ti accontentano a Torino, vieni a dare un’occhiata al nostro progetto. La sensazione è che Agnelli abbia voglia di affidare al giocatore un ruolo sempre più centrale anche fuori dal campo, e che le schermaglie mediatiche non possano cambiare la storia di un giocatore amatissimo da popolo bianconero.
Sarri, che sembra lontano anni luce dal circo mediatico, ha risposto al momento giusto. “Dybala è un fenomeno, ma farlo giocare con Ronaldo è difficile”. Un po’ come a dire, lasciatelo a me, poi è compito del sottoscritto trovare la chiavetta giusta. Un modo per spegnere i rumors e coccolarsi o suoi talenti.
Dybala scalda i motori, con lui la Juve può essere un inno alla Joya.
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