Ieri abbiamo assistito alla "figuraccia" della squadra di Pirlo, contro un Milan stimolato, e forse, anche un po' fortunato. Tirare tre volte in porta e prendere il sette può essere abilità, ma è anche dea bendata, che a volte aiuta però gli audaci. Ecco il primo discorso è l'audacia! Non si è vista quella furia agonistica e quella cattiveria in grado di mettere in difficoltà gli avversari, e portarli a caricarsi di cartellini, in modo da raffreddare gli entusiasmi. In alcuni casi la squadra sembra anche ingenua. Non posso capire che a 20 anni dopo anni di campionati giovanili, di nazionali minori e maggiori, si cada in tali ingenuità. Abbiamo visto il Milan che ricorreva alle spinte senza forzare, e poi si lasciavano cadere per prendere fallo. E questo lo fanno tutte le squadre, che ormai applicano il fallo sistematico, mantenendosi al limite, che se va bene conquistano palla, altrimenti si viene sanzionati, ma senza danni ulteriori.  
Il Milan ha giocato una finale, la Juve un'amichevole. Si, ogni pallone era una lotta, e se si perdeva, si riconquistava, anche con la sola pressione di un solo giocatore. E che ogni partita della Juventus sia una finale l'hanno detto tutti gli allenatori che da Trapattoni in avanti hanno allenato la squadra bianconera. Lo disse anche Capello, che ci giocò, e da ultimo, Allegri, che si arrabbiava e gettava giacche ed ogni capo di abbigliamento avesse a disposizione quando non riscontrava la giusta risposta agonistica della squadra. E le ripartenze del Milan erano folate di vento, quelle della Juventus, un passaggio indietro a Chiellini. Dimostrazione di come la squadra sia lenta a costruire e poco incline alla coralità del gioco e dei meccanismi automatici che si eseguono in ogni squadra che raggiunge intesa e capacità di dialogo in campo, e per dialogo, deve ritenersi figurato e non a voce. Non ci si guarda negli occhi, non si capisce dove uno va, e dove uno vorrebbe ricevere la palla. Non c'è un giocatore in grado di fare un lancio di venti metri. 

Quali sono i motivi di questa involuzione? La squadra del girone di andata combatteva per lo scudetto, quella del girone di ritorno, ha quasi un ruolino da salvezza. Si è rotto qualcosa? Forse l'entusiasmo, la partecipazione alle coppe, smarrita in un disastro di ingenuità e "mollezze" incredibili, contro una squadra che non è più forte della Juventus. Ma lo era mentalmente! Il Porto esprimeva buoni giocatori, soprattutto nei giusti ruoli. Ed è anche questo il "leit motiv" che ci portiamo dietro: la costruzione della squadra. Questa squadra, è come un bolide di formula uno(non la Mercedes) che non esprime la sua vera potenza. Sappiamo che queste auto hanno bisogno di potere funzionare bene in tutte le sue componenti, dall'aerodinamica, al motore, allo scarico sulle gomme ed alla preparazione del pilota. E per una strana legge del contrappasso questa Juventus assomiglia alla Ferrari, anch'essa di scuderia Fiat (o Stellantis, Exor ecc.) e che per anni è stata abituata a vincere e dominare, ma che di colpo ha perso forza e da quasi due anni non vince più un gran premio. Era abituata a lottare per le prime posizioni, ed ora lotta contro scuderie molto meno accreditate e con una storia non all'altezza della casa di Maranello. E sembra che il problema più grosso sia di tipo tecnico, ma che da quel difetto si sia instaurato anche quello fisico e di carattere dei piloti, sfiduciati e senza stimoli in una corsa ad arrivare terzi o quarti quando va bene.

Tornando alla Juventus, il gap tecnico si  è molto ridotto, perché a fronte di uscite di giocatori di ottimo livello, non si è aggiustato l'effetto sostituzione con giocatori di eguale classe. Le ultime scommesse su parametri zero, sono state deficitarie. I Rabiot, Ramsey e l'acquisto di Ronaldo, hanno creato il disastro. I primi due, arrivati come campioni, in realtà sono dei modesti giocatori, sopravvalutati e se e loro squadre li avevano lasciati andare, vuol dire che  forse ci avevano visto giusto. Forse Ramsey sarebbe stato un bell'acquisto, ma l'ultimo infortunio subito in Inghilterra lo ha definitivamente affossato. Rabiot è un "cavallone" con forza fisica, che qualche volta segna pure, ma non marca, non porta spinta in avanti. Se poi si pensa che portare giocatori a parametro zero si risparmi, allora non si sa che costano molto di più in ingaggi e commissioni all'agente. Ronaldo, è stato un affare, sì ma senza squadra attorno non può da solo vincere. Il suo acquisto ha congelato le risorse necessarie a distribuire altre forze fresche intorno a lui e, soprattutto, di alto livello. Con Sarri la Juventus si è "liberata" di due giocatori che oggi sarebbero stati come manna dal cielo: Emre Can e Mandzukic. Uno è il mediano che con tecnica e forza fisica avrebbe risolto molti problemi a centrocampo, l'altro la terza punta che ancora oggi manca, di forza fisica e di tecnica, in grado anche di suonare la carica quando le cose non andavano bene. Il motore di questa Juventus batte in "testa", ovvero i cilindri non girano  allo stesso regime. La rosa è insufficiente, non come numero, ma come ruoli specifici; ad esempio, quanti terzini ha questa squadra? Uno, Alex Sandro, seppure atipico ed adattato a difendere. Danilo e  Cuadrado non sono terzini. Uno è un centrocampista, anche intelligente, l'altro un cursore di fascia. Non c'è ad esempio un Lichsteiner o uno Spinazzola (sacrificato per fare plusvalenza ed oggi rimpianto da tutti). A centrocampo, chi è il regista? Chi è il mediano che dovrebbe marcare davanti alla difesa, caposaldo ormai di tutte le squadre ben amalgamate? Chi fa un lancio di almeno venti metri? Chi si inserisce da dietro liberando le punte dalle marcature? Nessuno! E in attacco, come si fa ad essere l'unica squadra a non avere una punta di forza fisica in avanti che fa sportellate alla bisogna? Ce l'hanno tutte, persino il Benvento( e ci ha vinto la partita a Torino), e come si può pensare che in un'annata con il covid e gli infortuni, si potesse giocare in attacco con in rosa solo Ronaldo, Morata e Dybala sempre infortunato? Non c'era Scamacca sul mercato? Non ci sono altri all'estero? Non c'è quache giovane come quel Da Graca? A quanto pare si è confidato nel recupero dei giocatori, e qui mi sento di dire che è puro dilettantismo. In primo luogo, un giocatore che sta fermo due/tre mesi, lo si recupera pienamente solo l'anno dopo. Nel frattempo, quelli che devono fare gli straordinari, alla fine scoppiano e specialmente, se anche loro rientrano da piccoli infortuni, o peggio dal Covid. Questa squadra è coperta nei centrali, perché ne ha quattro, dei quali due sono ormai alla frutta(Chielini e Bonucci) ed un altro attualmente con problemi fisici (Demiral), ed è sovrabbondante nei laterali, dove Bernardeschi, Cuadrado, Chiesa e Kulusevski sono in numero sufficiente (ma non abbondante) sulle loro corsie. Ma anche qui si registrano anomalie. Bernardeschi si è smarrito, Cuadrado deve fare il doppio ruolo di terzino e di cursore di fascia, senza avere un compagno di "catena", ed oggi è fuso. Kulusevski è stato spesso utilizzato da seconda punta, snaturalizzandolo e deprimendolo mentalmente. Chiesa è l'unico che ha reso anche al di sopra delle aspettative, ma alla fine ha ceduto anche lui. Abbiamo visto ad Udine un ragazzo interessante come Correjia, e all'andata un giovane centrocampista come Fagioli, entrambi entrati bene nelle partite, con tecnica e carattere. Il Milan, l'Inter, la Roma ed altre squadre hanno utilizzato i giovani quando si sono trovate con le difficoltà numeriche della rosa, ed hanno risposto bene. Hanno consentito ad alcuni di respirare, hanno portato entusiasmo, ed alcuni hanno fatto benissimo come Raspadori del Sassuolo, inizialmente sottovalutato perché di fisico minuto. Ma forse i Sanchez, i Tevez, i Messi, sono dei giganti? Non di certo, e così se un giovane non si fa giocare, non si saprà mai come può essere utile alla causa. Altri giocatori sono stati "distribuiti" ad altre squadre, vedi Rogerio al Sassuolo,  oggi utilissimo in difesa, Traorè sempre al Sassuolo, Favilli al Verona(punta di forza e di tecnica). Tutte plusvalenze che non hanno fatto che sistemare il bilancio al momento, ma che poi si è rivelato un "boomerang", perché trovare un giocatore altrettanto valido costa molto di più e si registra una maggiore minusvalenza. 

Secondo me, accusare Pirlo sarebbe troppo. La dirigenza è più colpevole, perchè ha continuato nell'errore fatto con l'acquisto di Ronaldo, che è coinciso con la peggiore Juventus degli ultimi tre anni. Si doveva guardare più avanti, investire in Mbappè, Haaland, Aouar, ed altri giovani di caratura, che presi poco alla volta, avrebbero garantito forza, carattere ed un lungo investimento data la giovane età. Ronaldo ha fatto un grande affare, la Juventus una perdita secca e il ritorno di immagine iniziale viene bruciato da crisi di risultati che deprimono il fattore commerciale e aziendale positivo, riducendo la liquidità e la prosecuzione di progetti a lungo termine, vivendo alla giornata, e non è da Juventus.