E' il 1990, cosa ci viene in mente questo anno?
Se vi dico "Notti Magiche" cosa può significare? Ebbene sì, in quell'anno in Italia ci sono stati i mondiali, quanti italiani ricordano quell'estate bellissima ad assistere la nostra nazionale che doveva fare una bellissima figura davanti al nostro pubblico? Quella nazionale, nonostante il terzo posto ha fatto sognare un'intera Italia e tra i giovani elementi spiccò Toto Schillaci che poi vinse la classifica marcatori con 6 goal eletto poi miglior giocatore di quell'anno.

Dunque, terminata la coppa del mondo ci concentriamo adesso sul campionato 1990-1991.
Nel calciomercato vide la Sampdoria di Boškov che acquistò Branca e il sovietico  Mychajlyčenko, uniti a un organico ormai collaudato al servizio dei gemelli del gol che erano Mancini-Vialli. Il campionato comincia così il 9 di Settembre, i blucerchiati esordirono in casa contro il Cesena, il risultato sarà di 1-0 con la rete segnata da Giovanni Invernizzi, alla seconda giornata trova il pareggio in casa della Fiorentina tornando poi alla vittoria il 23 settembre per 2-1 contro il Bologna con i goal di Lombardo e di Mychajlyčenko, poi seguirono altri due pareggi contro la Juventus e il Parma.
La squadra di Boškov poi centrerà ben 4 vittorie consecutive contro l'Atalanta, Milan, Pisa e poi il Napoli. E il 25 Novembre 1990 c'è il Derby della Lanterna, la Sampdoria sfida un'altra squadra genovese che poi a fine stagione sarà un'altra rivelazione del campionato, è il Genoa di Osvaldo Bagnoli, l'allenatore che ha portato il primo scudetto con il Verona nel 1985. A vincere quel derby saranno proprio i grifoni per due reti a uno, inutile il goal di Vialli su rigore. La squadra trova così la prima sconfitta in campionato.
Ritrova la vittoria nel match contro la Roma per 2-1 in favore dei padroni di casa, la partita verrà poi sospesa per pioggia e recuperata il 23 Gennaio del 1991. Tuttavia, la squadra di Boškov concluderà un buon girone di andata chiudendo al quarto posto con 24 punti ottenendo 8 vittorie (l'ultima contro l'Inter il 30 dicembre), 6 pareggi e 3 sconfitte.
Inizia così il girone di ritorno, la Samp vuole provare a lottare lo scudetto, i blucerchiati otterranno ben 5 vittorie consecutive e a sorpresa si ritrova prima in classifica ad un punto dall'Inter che ha vinto per 3-1 contro l'Atalanta, ma poi i nerazzurri tornano in vetta alla 23esima giornata vincendo a Pisa per una rete a zero mentre i doriani trovano soltanto un punto in casa dell'Atalanta, ma la squadra di Boškov resiste ancora trovando la vittoria contro il Milan per 2-0 in casa, nel frattempo l'Inter sconfigge per 2-0 la Juventus nel Derby d'Italia e si ritrovano a pari punti in testa alla classifica.
Il verdetto arriva il 17 marzo quando i nerazzurri di Trapattoni pareggiano a Parma e gli uomini di Boškov vincono facilmente a Pisa per 3-0 andando così davanti a tutti ad un punto dall'Inter e una settimana dopo gli uomini di Trapattoni perdono il Derby della Madonnina contro il Milan per 0-1 consentendo così alla Samp di restare da soli in testa al campionato e giocarsi quindi lo scudetto. I Doriani trovano poi due pareggi, contro il Genoa nel derby della Lanterna di ritorno e contro il Cagliari, i nerazzurri si ritrovano a soli due punti dalla prima classificata e tutto può ancora succedere. Infatti, i blucerchiati vincono a Roma per 1-0 e in casa contro il Bari per 3-2. La classifica vede: Sampdoria 45, Inter 42 e Milan 41, tre squadre che lottano per lo scudetto e si deciderà nella supersfida scudetto del 5 maggio 1991. Proprio quel giorno la squadra di Boškov, trova per strada il titolo decisivo, i doriani espugnano lo stadio San Siro di Milano vincendo per 2-0 contro l'Inter con le reti di Dossena e di Vialli. I nerazzurri scivolarono così al terzo posto venendo sorpassati dal Milan che nel frattempo ha vinto per 3-0 in casa dei bianconeri.
La Sampdoria grazie al pareggio contro il Torino del 12 maggio si mette in tasca il loro primo e storico scudetto blucerchiato. Adesso la lotta per il titolo è solo tra Milan e Sampdoria con l'Inter ormai fuori dai giochi, i nerazzurri perdono così per 3-0 contro il Genoa. E il 19 maggio 1991, a Genova si preparano a festeggiare il primo scudetto della Sampdoria, lo stadio è tutto esaurito e devono sperare che il Milan perda contro il Bari. La Samp sfida il Lecce e vincerà per 3-0 mentre i rossoneri perdono per 2-1 contro i baresi.
A Genova può esplodere la festa, la squadra è in campo per festeggiare il loro primo e storico campionato vinto, Vujadin  Boškov ha compiuto una bellissima impresa concludendo il campionato con 51 punti, arrivando in finale di Coppa Italia poi persa contro la Roma e perdendo la Supercoppa Europea contro i rossoneri.
Grazie a questo successo la Sampdoria conquista la sua prima e storica qualificazione alla Coppa dei Campioni 1991-1992.

Siamo giunti al 1991, la squadra blucerchiata apre la stagione vincendo la Supercoppa Italiana 1991 contro la Roma per 1-0 grazie al goal di Roberto Mancini. Per il tecnico jugoslavo e di etnia serba si tratta del quinto titolo conquistato con la squadra genovese (2 coppe italia, 1 campionato, 1 Supercoppa italiana e 1 Coppa delle Coppe). Sul fronte interno però, la squadra blucerchiata chiuse il campionato al di sotto delle aspettative con un sesto posto, concentrandosi sulla Coppa dei Campioni. Infatti per i genovesi si trattano della prima partecipazione a questa competizione e vogliono dare il massimo.
Per la prima volta in questa competizione viene aggiunta la fase a gruppi che rimpiazzano così i quarti di finale e le semifinali, quindi subito dopo i sedicesimi e gli ottavi di finale, si giocheranno la fase a gironi e la prima classificata giocherà la finale del 20 maggio 1992 a Wembley. Il cammino degli uomini di Vujadin Boškov comincia il 18 settembre del 1991, affrontando ai sedicesimi di finale il Rosenborg. La Sampdoria vincerà per 5-0 all'andata a Genova e 2-1 al ritorno a Trondheim accedendo così agli ottavi di finale. Alla fase successiva troverà il Honvèd una squadra ungherese, il 23 ottobre i blucerchiati perderanno per 2-1 a Budapest ma si riscattano nel match di ritorno, vincendo per 3-1 in casa.
La Sampdoria accede così alla fase a gironi dove trova il Panathīnaïkos, la Stella Rossa e l'Anderlecht. I Doriani passarono il girone facilmente con 3 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta e volano per la prima volta nella storia in finale di Coppa dei Campioni. In finale sfidano il Barcellona del grande Johan Cruijff, in quella squadra c'erano giocatori come Hristo Stoičkov, Michael Laudrup, Josep Guardiola e Ronald Koeman.
I tifosi blucerchiati sognano la coppa dalle grandi orecchie, mentre per i spagnoli il loro obiettivo è vincere la Coppa dei Campioni.

A Londra, dopo la finale di Coppa delle Coppe di tre anni prima, si sfidano nuovamente il Barcellona, campione di Spagna. I tempi regolamentari terminano a reti inviolate dove Gianluca Vialli fallisce due occasioni da goal mentre i due portieri ovvero Pagliuca e Zubizarrieta producono una serie di interventi decisivi. Ma al 112' del secondo tempo supplementare arriva un calcio di punizione per i Blaugrana, Ronald Koeman si incarica della battuta e trafigge Pagliuca con un potente destro che dà il via alla festa catalana spegnendo così i sogni di gloria per la Sampdoria di Vujadin Boškov che ha fatto un cammino straordinario, una favola bellissima e un sogno che non si ripeterà mai più.
I blucerchiati con Boškov hanno fatto un gran lavoro conquistando 5 trofei e con una coppia di goal spettacolare che ha fatto sognare un'intera città.