Il calcio è uno sport tremendamente semplice: occorre solo gettare la palla nella porta avversaria, chi lo fa più volte vince la partita. Tutto ciò che è ruoli, movimenti, schemi, consegne è stato tutto aggiunto autonomamente da ogni squadra per arrivare all'obiettivo sopracitato. Abbiamo anche stabilito che i difensori devono evitare agli avversari di segnare, i centrocampisti devono portare la palla agli attaccanti che poi devono segnare. Lo scopo di tutto ciò rimane però sempre il gol, solo quello.
Questo sarà quello che ha pensato Giampiero Gasperini quando ha iniziato ad allenare Andrea Petagna, un attaccante "troppo" moderno e di manovra tanto da risultare atipico e singolare: è decisivo per la squadra ma, pur essendo l'uomo più avanzato, non fa gol.
Recentemente l'ex Milan ha subito numerose critiche per la sua sterilità sotto porta ma quest'oggi vorrei provare a vedere Petagna nel gioco di squadra e non nell'ambito del suo essere attaccante e di conseguenza di dover finalizzare la manovra. Mi spiego meglio: di sicuro il numero 29 nerazzurro non sarà una prima scelta al Fantacalcio nè lo vedremo mai ( forse) sulla vetta della classifica cannonieri ma se osserviamo il suo lavoro di squadra e i risultati che ne conseguono avremmo ben poco da criticare al 22enne della Dea.
Infatti sebbene sia l'uomo più avanzato dello schieramento egli è un vero e proprio regista avanzato ed il compagno che tutti gli esterni, trequartisti o mezzale vorrebbero avere. Inoltre, se Gasperini lo ritiene innamovibile nonostante i soli 5 gol in 34 presenze nello scorso campionato un motivo ci sarà e se analizziamo bene la manovra bergamasca noteremo che c'è eccome: si fa sempre trovare smarcato, copre benissimo il pallone riuscendo a far salire la squadra di 20-25 metri per poi fare l'ultimo o il penultimo passaggio dell'azione riuscendo spesso a mandare in porta i compagni che, conoscendo le sue caratteristiche, si inseriscono a ripetizione.
Inoltre sa guadagnare falli preziosi se la squadra è in difficoltà, è molto abile a fare le sponde e come già detto, tiene quasi ogni pallone che gli capita aspettando il momento giusto per scaricarlo. Per chi non lo avesse già fatto, un chiara testimonianza di ciò può esser riscontrata nella partita dell'Atalanta con l'Everton dove Petagna non ha segnato ma è presente in ogni azione importante e due gol su tre sono nati da un suo lavoro di protezione e scarico.
E allora pazienza se gonfia poco la rete, ha ancora 22 anni e potrà migliorare in questo altrimenti ricordiamoci che il calcio è uno sport di squadra ed è innegabile che Petagna con il suo gioco riesca ad essere decisivo per il suo team, anche senza segnare.
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