Blog: Napoli,così non si può andare avanti. E Jorginho diventa un caso
di Ed40
Il Napoli,nella umida notte del San Paolo,perde la terza partita consecutiva(la seconda in casa),trafitta dai Turchi del Besiktas e ancora una volta dimostra di essere più che mai una squadra in crisi,una squadra che sembra aver perso completamente la sua identità,il suo modo di giocare e che non sembra avere la forza di uscire da una situazione che fino ad ora non si era mai venuta a creare
A vedere giocare questo Napoli,sembra d'obbligo chiedersi se è davvero questa la squadra che per tutto l'anno scorso e per l'inizio di questa stagione è stata in grado di dare lezioni di calcio agli avversari,dominare il gioco e far divertire i tifosi.Già,poiché questa squadra non è una brutta copia di quella vista in passato,ma è l'esatto contrario di questa,mentalmente scarica,incapace di reagire e di imporre il proprio gioco,ma soprattutto caratterizzata da una serie di errori individuali che hanno portato la difesa ad essere sempre e comunque in panico, contro qualsiasi giocatore e avversario.
Parlavamo,dunque,di errori individuali,errori che hanno indotto a una serie di record negativi incredibile,uno su tutti quelli dell'imbattibilità del San Paolo,fortino inespugnabile per un anno e mezzo e violato due volte negli ultimi tre giorni. Esatto,perché ieri sera su tre gol del Besiktas,ci sono stati ben tre errori frutto di singoli.Un errore di Maggio(sul primo gol),un errore di Reina e in mezzo la vera e propria follia di jorginho,capace di mettere il centravanti turco solo davanti al portiere.Un errore clamoroso,ma l'ultimo di una lunga serie per il regista Brasiliano,che più che mai si sta palesando come un caso in questa stagione per gli Azzurri:è infatti inspiegabile come un giocatore che l'anno scorso era fondamentale per gli equilibri della squadra,dettando geometrie,sia arrivato a diventare quasi un anello debole,quasi un problema per la squadra che sembra mai come adesso risentire del suo periodo di mancata forma. Ancora più inspiegabile è però la volontà di Sarri di continuare a mandarlo in campo,quasi la paura del tecnico Toscano di togliere dal campo uno dei suoi pupilli,che si è dimostrato più volte in difficoltà e che adesso deve guardarsi dalla concorrenza di Diawara,che ieri una volta entrato è sembrato avere decisamente un'altra forma fisica.
Il Napoli,dunque,ha bisogno del miglior Jorginho,ma non solo:in generale ha bisogno del miglior se stesso. Bisognerà cercare di uscire da una situazione così complicata e tornare a vincere dopo tante delusioni,ma bisognerà farlo con unità di intenti e coesione,perché ora si vedrà la vera forza di questa squadra,ma anche quella di Sarri,con entrambi davanti a un grande bivio:quello di crescere sotto il punto di vista della mentalità e dei risultati o rimanere una grande incompiuta del calcio Italiano e Internazionale.Ai posteri l'ardua sentenza.
23 Novembre 1980
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