Il Napoli esce dal match del San Paolo piuttosto frastornato, con qualche osso rotto (metaforicamente parlando) e, salvo miracoli (che nel calcio sono sempre più rari), con un piede e mezzo già fuori dall’Europa. Pazienza, in fin dei conti ciò che interessa a Maurizio Sarri è il primato in A e lo scontro diretto con Madama, che si profila minaccioso all’orizzonte. Su questo punto, l’allenatore toscano è stato trasparente fin dalla vigilia, nella quale ha preferito rimarcare l’importanza di preservare le forze per il campionato, che ha per tutto l’ambiente massima priorità, piuttosto che trasmettere alla propria truppa la (s)carica necessaria a impattare un match così delicato. Non credo che a Castel Volturno possano aver sottovalutato un avversario di tutto rispetto come il Lipsia, peraltro rivelazione del campionato tedesco, ma è un fatto che i partenopei (neanche troppo rimaneggiati per la verità) sono apparsi cugini lontani di quelli che, solitamente, annichiliscono sogni e speranze di chiunque metta piede al San Paolo.
Mi piacerebbe tanto (tantissimo) conoscere le dinamiche reali. Quelle che nascono e proliferano sotto la superficie. Quelle che trascinano una squadra (potenzialmente da titolo) a compromettere, prematuramente, il proprio cammino europeo, perdendo 3-1 da quella che è, sì (in questo momento), la seconda forza della Bundesliga ma che, almeno sulla carta, bisogna ugualmente considerare inferiore alla nostra capolista. La coperta del Napoli è, ora più che mai, numericamente davvero corta (si è parlato di 18 elementi disponibili, contando anche i tre portieri), pertanto non mi sento di poter condannare lo schieramento che il mister ha opposto ai tedeschi. Ciò che non condivido è la preventiva rassegnazione, che tutto l’ambiente italiano (oramai da anni) trasuda alla vigilia di ogni gara di Europa League: un atteggio mesto e indifferente che i club metabolizzano come alibi per poter capitolare, senza tanti patemi. Tanto quello che conta è solo il campionato! Il 22 aprile lo Stadium ospiterà Juve -Napoli e, presumibilmente, si assegnerà il tricolore. Sarri ci vuole arrivare senza l’ingombro di una competizione europea: tutto giusto, forse. Ma se a spuntarla fosse ancora Madama? A quel punto, come giudichereste la stagione partenopea?
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