Tanto tuonò che piovve.
Era nell'aria il malumore generato dalla decisione di ADL, che stava vedendo in pericolo la partecipazione alla Champions, di andare in ritiro fino alla partita con il Genoa. I calciatori che poi sarebbero stati convocati dalle nazionali sarebbero stati lontano dalle loro famiglie almeno altri 10 giorni e questo, evidentemente, non è andato giù alla squadra. Inoltre sentire un tecnico discutere la decisione della società pubblicamente non ha fatto altro che generare confusione nei giocatori. Lo stesso tecnico che poi è andato via dopo la partita di Champions senza rilasciare interviste ritirandosi a Castelvolturno. La squadra si è dimostrata compatta nella decisione ed oggi la società ha dichiarato che avrebbe preso gli opportuni provvedimenti affidando la decisione ad Ancelotti su eventuali giornate di ritiro da effettuare prima della partita di campionato del sabato.
Questa è la storia che sta facendo parlare e ridere tutto il panorama calcistico italiano ed Europeo. Una storia che i napoletani, non solo i tifosi, non riescono a digerire. Buttare a mare un campionato dopo poche giornate e mettere in bilico una qualificazione Champions ripetendo gli stessi errori commessi l'anno scorso è ridicolo. Professionisti pagati lautamente che decidono di non ascoltare quanto deciso dalla società va oltre le loro normali competenze.
Se questo fosse successo alla Juventus cosa sarebbe successo? No, questo alla Juventus è quasi impossibile perchè i panni sporchi li lavano in famiglia e sanno anche come lavarli. Una società che si rispetti e intenda gestire un patrimonio umano di giovani atleti deve essere composta da figure in grado di dare e dettare regole. Invece nel Napoli questo non succede perchè ADL gestisce la società con il metodo del padre padrone. Questo è andato bene negli anni scorsi quando la società e la squadra stavano crescendo. Ma adesso che si è arrivati stabilmente nelle posizioni di vertice si avverte la mancanza di un direttore generale capace di filtrare le problematiche che possono nascere interfacciandosi con la proprietà e dare le giuste direttive. Questo però non collima con il pensiero di de Laurentis perchè vuole tenere tutto sotto controllo a partire dalla comunicazione con l'esterno. Sono anni ormai che i giocatori del Napoli non partecipano a trasmissioni TV mentre sono costretti a partecipare durante il ritiro allo show mediatico che li accompagna a Di Maro.
A fine anno è probabile, per non dire sicuramente, che Ancelotti andrà via e diversi giocatori faranno lo stesso. C'è aria di epurazione e i tifosi dovranno accontentarsi di un nuovo ciclo dove nuovi atleti dovranno ambientarsi e imparare il gioco del futuro allenatore. Tanto se non dovessero riuscire ad arrivare nelle prime 4 posizioni la vendita di Koulibaly e Fabian Ruiz salverà capra e cavoli.
E sicuramente l'anno prossimo non saranno i soli.
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