L'ultima settimana di Serie A ha visto lo Special One perdere il derby e pareggiare le gare contro Sassuolo e Torino.
L'ultima settimana di Serie A ha dato molti grattacapi a José Mourinho. Nella sua esperienza sulla panchina giallorossa non era mai arrivato ad una situazione così critica dal punto di vista dei risultati e del gioco. Negli ultimi 7 giorni di campionato, prima della sosta dovuta a Qatar 2022, la Roma ha trovato sul suo cammino la Lazio, il Sassuolo in trasferta e il Torino. Sono bastati solo 7 giorni per portare dalle stelle alle stalle Mourinho.
Infatti, dopo la vittoria convincente contro il Ludogorets, vinta per 3-1 grazie alla doppietta di Pellegrini e a Zaniolo, l'ambiente romanista arrivava con le migliori previsioni per il derby, nonostante l'assenza di Paulo Dybala. La stracittadina, come tutti sanno, è una partita a sè e, come successo negli ultimi anni, è la squadra che arriva con gli sfavori del pronostico a portare a casa il risultato. La gara con la Lazio è stata una gara equilibrata, con poche occasioni per entrambe le compagnini. Ma nel gioco del calcio vince chi sbaglia di meno e la squadra allenata da Maurizio Sarri ha sfruttato l'errore di Ibanez portando i tre punti a casa.
Tre giorni dopo la delusione del derby i giallorossi erano ospiti del Sassuolo al Mapei Stadium. La gara contro i neroverdi, terminata con un pareggio per 1-1, mette ancora di più sul tavolo degli imputati la mancanza di gioco della squadra del tecnico portoghese. Oltre a tutto questo scoppia il caso Karsdorp, con lo Special One che nella conferenza stampa post partita si scaglia contro l'esterno olandese, reo di non avere avuto un comportamento professionale in campo.
Passano altri 4 giorni e la Roma è di nuovo in campo, stavolta in casa contro il Torino. L'andazzo è lo stesso delle precedenti due gare, con i giallorossi che non mostrano nessuna idea di gioco, nessuno che tenta il dribbling per saltare l'uomo, in avanti non c'è movimento, nessuno tenta il tiro in porta e l'unica possibilità di muovere il pallone è passarlo all'indietro. Ciò viene evidenziato anche dal pubblico romanista, che all'uscita di Abraham dal campo, riempie di fischi l'intera squadra. Fino all'ingresso al 70' di Paulo Dybala. Con l'ingresso in campo del 21 giallorosso la squadra cambia atteggiamento e inizia a creare a raffica diverse occasioni per il pareggio, che si concretizzano solo al minuto 94' con Matic, salvando Mourinho da una sconfitta che sarebbe stata, a dir poco, distruttiva.
Adesso ci saranno due mesi di pausa e lo Special One avrà sicuramente il tempo di ritrovare le giuste quadrature per far competere la Roma verso gli obiettivi che questa estate erano stati prefissati, ovvero il ritorno in Champions League. Alla ripresa del campionato José Mourinho avrà finalmente tutta la rosa a disposizione e non ci dovranno più essere scuse. Perciò ora la palla passa al portoghese, il quale dovrà dimostrare ancora una volta il suo immenso valore.
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