Ancora non è iniziata la stagione che già gli animi sono, alquanto surriscaldati. Dopo l' amichevole giocata in Israele, tra Tottenham e Roma, vinta dai giallorossi, sono arrivate critiche, piuttosto, singolari nei confronti di Mourinho. Un signore inglese, evidentemente, poco conoscitore del calcio ha sostenuto che difendersi in un' amichevole è comico. Sinceramente, non so a cosa si riferisse questo signore, ma chi conosce un minimo il calcio sa che certe gare servono proprio a testare la tenuta di alcuni reparti. La gara di sabato ha dato al tecnico giallorosso indicazioni molto utili sui vari reparti e, in modo particolare proprio sulla difesa.

Evitare di prendere gol contro il Tottenham, allenato, tra l'altro, da uno dei tecnici più competitivi come Antonio Conte, significa che il reparto difensivo è sulla buona strada. In realtà è stata tutta la squadra a dare un' ottima risposta, perché se l' estremo difensore giallorosso è rimasto inoperoso per tutta la gara vuol dire che oltre alla difesa anche il centrocampo ha funzionato alla grande. In attacco, poi, anche se a sprazzi, ma questo era anche prevedibile visto il carico di lavoro e le alte temperature, si sono viste ottime giocate tra i grandi attaccanti giallorossi. Detto questo, mi piacerebbe, invece, cercare di capire come mai questo signore, così attento a giudicare il tipo di gioco della Roma, non si sia accorto degli interventi duri degli inglesi, Romero in primis, che hanno messo fuorigioco ben due giocatori giallorossi. Zalewsky e Pellegrini, infatti, hanno dovuto lasciare il terreno di gioco anzitempo, a causa di falli che sono costati una brutta botta alla caviglia del giovane polacco e, addirittura, 4 punti di sutura alla testa del capitano giallorosso. Se difendere risulta essere comico, giocare in modo così duro in un' amichevole, comico proprio non lo è! Continuo a ripetere che non tutti sono dei grandi intenditori di calcio e, per questo motivo, non tutti devono parlare per forza di calcio.

Che lo dica un tifoso, può far sorridere, ma è perdonabile, meno perdonabile è, invece, quando a dire certe fesserie è un addetto ai lavori. Ho sempre pensato che un giornalista, quando indossa i panni da lavoro, deve, per prima cosa, dimenticare la sua fede calcistica, la sua appartenenza politica, la sua posizione sociale. Un vero giornalista per fare un lavoro giusto deve mettere davanti a tutto la ricerca della verità. Il vero giornalista deve mettere da parte le sue simpatie e raccontare i fatti reali. Dire che difendersi in una gara amichevole, equivale, lasciatemi uscire un attimo fuori dalle righe, a pura ignoranza.