Caro Rino
sono pisano, malato incurabile di Pisa e di Milan.
A Pisa ho potuto apprezzare le tue capacità umane e la tua preparazione tecnico-tattica, che i più, fino alle ultime partite, non conoscevano.
A Pisa sei riuscito a portare a casa partite allucinanti, studiando a fondo l’avversario e colpendolo sulle debolezze, certamente inferiori a quelle della tua squadra. Ci hai regalato una promozione che potremmo definire senza timore di smentita, impossibile, in un campionato in cui 1/3 delle squadre era tecnicamente più attrezzata del nostro Pisa. Non hai abbandonato la nave quando sarebbe stato facile farlo e se i ragazzi avessero potuto fare un precampionato adeguato, ci avresti regalato la salvezza in B con una squadra di lega pro. Ci hai dati più di una gioia. Chapeau.
Al Milan finalmente si vede la tua mano. Hai dato certezze e dall’Inter in poi ho riconosciuto quel Rino che, zitto zitto, colpisce l'avversario con precisione chirurgica, avendone studiato i difetti.
Ti scrivo perché c’è un passaggio che continua a turbare tutti - e ti prego di credermi - TUTTI i tifosi Milanisti con cui mi confronto. E proprio e perché "ti amo” scrivo su CM nella speranza di essere pubblicato.
Andrè Silva si dice abbia grandi potenzialità. Nessuno lo ha mai smentito. Non mi interessa quanto è stato pagato, cosa dice Ronaldo di lui, né il suo ciuffo o il portamento da fotomodello. Ho visionato decine di video e di partite (sono malato, lo so). E’ l’unico attaccante in squadra che quando tocca la palla, la accarezza. Vede la porta. Fa dei movimenti bellissimi, venendo ignorato spesso dai compagni (Jack in qualche occasione è apparso addirittura irritante). Nonostante ciò, in quei pochi minuti che gli concedi, sembra sempre poter inventare qualcosa.
C’è un motivo comportamentale del perché Silva sta sempre fuori e i ragazzi in campo non lo coinvolgono?
Dall’esterno, non vivendo gli allenamenti e non conoscendo la serietà del ragazzo, non riusciamo a capire...
La sensazione è che il bimbo (come mi piace chiamarlo) si stia “incupendo” irrecuperabilmente.
Patrik è un fenomeno, ha avuto la possibilità, la caparbietà e la fortuna di dimostrarlo.
Nikola è un professionista impareggiabile, ma non sta rendendo alla sua altezza e sembra che il continuo impiego con i mugugni del popolo Rossonero non lo aiuti.
Perché non far rifiatare Kalinic ed iniziare una staffetta tra Andre e Patrik, dosando Nikola fin quando non sarà nuovamente quello vero?
La sensazione di un profano, è che possano beneficiarne tutti e tre.
E non parlarmi certo di coraggio, Guerriero!
Con stima
Maurizio
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