Molti si chiedono come mai la UEFA ci tenga così tanto ai conti del Milan. Del resto una squadra che fino a pochi anni fa da protagonista ha contributo a rifare la storia del calcio moderno, introducendo un calcio innovativo a livello europeo, meriterebbe tutt'altra considerazione. E' quasi tafazziano che si spari sul pianista in questo modo.

Leggendo i vari articoli in giro, leaks da verità taciute o scomode, qualcuno potrebbe pensare che all'UEFA convenga concentrare l'attenzione sul Milan, in modo da distogliere l'opinione pubblica dal diverso trattamento riservato a squadre, tipo il Paris Saint-Germain e Manchester City. Eppure in questi ultimi casi parliamo di ordini di grandezza superiore (miliardi di euro e non milioni) che in qualche maniera hanno contribuito a creare dal nulla (o quasi) squadre piene di campioni. 

Il Milan con la sua storia e sui valori, che faticosamente sta cercando di rinascere, si ritrova ad andare avanti con il freno a mano tirato e solo con la forza della caparbietà forse un giorno tornerà grandissimo.
Probabilmente oggi il Milan è solo. Servirebbe una nuova lega di squadre che riscrivano in maniera sensata delle regole del gioco condivise, che non discendano solo da regole di palazzo o di Realpolitick.
Se i valori torneranno a farla da padrone, il calcio sarà migliore nei prossimi passi, i tifosi veri meno frustrati e le aziende calcio potranno svilupparsi se lo meriteranno sul campo.