Mistero. Incognita. Rebus. E altri sinonimi di questo tipo sono stati usati per spiegare chi è il proprietario del Milan. Non è Yonghong Li, che è solo uno che si espone per la proprietà.
E opera per conto di essa. La vera proprietà del Milan per qualche ragione non vuole esporsi.

i primi 10 mln di Yonghong Li sono in arrivo da Shanghai, e non da Hong Kong come avveniva spesso in precedenza per l'ultimo aumento di capitale a cui l'azionista di maggioranza è stato chiamato a far fronte. E puntualmente questi soldi sono arrivati. 

Non concentriamoci più sulla figura di Yonghong Li, lui non è il proprietario del Milan. Sempre meglio ribadire questo concetto. Passiamo definirlo un corriere, uno che porta i pacchi (soldi)  a destinazione (nelle casse dell'Ac Milan) per conto di un mittente misterioso.

Ricordiamo sempre che il Milan è stata una operazione che è costata, solo per l'acquisizione del club, 520 mln più 220 di debiti della precedente gestione saldati con le banche. Quindi 740 mln. Senza contare le altre spese di gestione, acquisti di calciatori, e quant'altro, che portano ad una spesa complessiva che supera abbondantemente il miliardo di euro. E questa operazione può essere portata a termine solo da soggetti particolarmente facoltosi, che devono dare importanti e cospicue garanzie economiche per superare tutti gli step necessari relativi ai vari controlli e pratiche burocratiche che avvengono in queste situazioni. E la maggior parte degli oneri economici sono in carico alla holding e alla proprietà del Milan, e non al Milan.

È difficile decifrare bene i connotati di questa operazione. È come trovare un ago in un pagliaio. Tuttavia Yonghong Li, o meglio la proprietà tramite Yonghong Li, ha sempre rispettato e onorato tutti gli impegni economici.

I 10 mln se non fossero stati versati dalla proprietà, sarebbe stato versati dal Fondo Elliott, e non sarebbero stati solo 10 mln perché sarebbe stato un nuovo prestito con relativi interessi. Quindi questo aumento di capitale non scongiura l'ipotesi subentro di Elliott, ma scongiura solo l'aumento del debito con Elliott. Entro fine giugno devono essere versati altri 30 mln. Se non lo farà la proprietà, lo farà Elliott, con relativo aumento del debito con il fondo statunitense.

Entro ottobre 2018 c'è la scadenza per la restituzione dei 303 mln più interessi del debito con il fondo Elliott. Qui ci sara' la prova del 9, o per meglio dire, la resa dei conti. Qui si capira' se la proprieta' può andare avanti oppure no.

La riservatezza di questa proprietà, questo voler rimanere anonimi e dietro le quinte, può creare problemi al futuro del Milan? Se la Uefa si è messa in testa di voler sapere tutto sulle proprietà e sulla forza economica dei proprietari dei club assolutamente sì, può essere un problema per quanto concerne le illazioni degli haters del Milan, può destabilizzare un ambiente e creare insicurezze attorno ad esso. E creare problemi nell'organizzazione del club, nella gestione di esso e nelle tempistiche di strategia e di preparazione della stagione ma anche della crescita futura del club. Si può creare un clima di dubbi attorno al club con conseguente diminuzione degli interessamenti degli sponsor e di chi deve investire nel club, oltre che un danno d'immagine per il club a livello internazionale.

È molto probabile che chi c'è, o chi ci sono dietro Yonghong Li sia o siano  dei soggetti molto facoltosi, ma questa gestione così fatta in maniera anonima e riservata, senza apparire, operando attraverso Yonghong Li, che fa da porta voce ma anche da 'porta azioni', nel senso che fa le veci dei proprietari o del proprietario, sta creando dei problemi alla società,e la vicenda Uefa lo ha dimostrato, pur essendo il Milan vittima di una grave ingiustizia, però è stato dato il pretesto per poter colpire il Milan.

Gli aumenti di capitali non significano automaticamente rifinanziamento del debito. Quindi non c'è nulla di certo.

Se andiamo ad analizzare la situazione del Milan, essa non è negativa. Il Milan ha zero debiti con le banche. L'unico debito che ha e' con il Fondo Elliott ed e' di circa 120 mln. Ha una squadra che può migliorare poiché è molto giovane e molto più competitiva rispetto a quella dell'annata precedente. Il fatturato è aumentato da 214,7 a 240 mln circa, la holding Milan-China sta piano piano, anche se più lentamente delle previsioni, cominciando a portare dei risultati, Casa Milan è stata l'idea più intelligente degli ultimi anni, e questo va dato merito a Barbara Berlusconi, ed è la sede del Milan che sta crescendo, si sta ampliando, è stato aperto un nuovo ristorante all'Interno di esso, il museo del Milan con tutte le coppe e non solo, è una ottima attrattiva, e in più il Milan dal 2018/2019, avrà una squadra calcistica femminile in Serie A, poiche' il club rossonero ha acquisito per 500 mila euro il Brescia calcio femminile (con i cartellini delle relative calciatrici) e farà la prossima champions League femminile.

Cinesi o Elliott, anche con la Uefa contro, il Milan non si ferma e va avanti per la sua strada e nel suo percorso di crescita. Il Milan farà l'Europa League poiché anche se la Uefa dovesse andare avanti con questa ingiustizia, il Milan farà ricorso al Tas, che riammettera' il Milan in Europa, un posto che si è guadagnato sul campo.