Il Milan è immerso in una crisi senza fine: un'altra sconfitta e un gioco che definire tale ha del presuntuoso. Nessun segnale di ripresa, notizie societarie pessime, il financial fair play non è stato accettato, ombre e nubi che più nere non possono essere, si addensano a Milanello.

Nessuno crede nei soldi della nuova proprietà cinese, il debito esiste, ci sono tante parole, fatti praticamente zero. Se la situazione societaria non migliora, parlare di campo e squadra è inutile.

Senza una società solida, la squadra non può esistere, infatti il Milan non esiste. Che sia già qualificato non vuol dire niente. La seconda di Gattuso è peggio della prima, considerando la mediocrità dell'avversario.

Rino ha accettato per l'amore che ha del Milan, ma il rischio di bruciarsi e naufragare è altissimo. Le seconde linee, chiamiamole così, dovevano mangiare l'erba, invece si sono sciolte come neve al sole.

Il Milan ha paura di giocare, insicuro col morale mai così in basso, attende gli eventi invece di crearli.Gattuso per ora non è  riuscito a trasmettere serenità  e la grinta necessaria ad una squadra vuota senza anima.

Il fondo della crisi sembra non arrivare mai, un declino più veloce del previsto. Serve un miracolo di passione da parte di qualche magnate o uomo ricco per rianimare un diavoli che sembra inerme stanco e rassegnato. Una parte di Milano narcotizzata e sofferente, che non vuole piu vivere di ricordi.