Finalmente! Ci sono volute ventuno giornate di campionato ma, per la prima volta in stagione, il Milan è uscito vincitore dopo essere stato sotto nel punteggio.
Una vittoria inaspettata, ma solo per la statistica, non certo sul piano del gioco.
Quella di ieri sera, infatti, è stata una prova di carattere dei rossoneri, sia sotto il piano della convinzione che dal punto di vista atletico, segno di una squadra che, finalmente, pare allenarsi come si deve.
Le note positive sono tante.
In primis il Diavolo è riuscito a vincere nonostante una delle più brutte partite di Suso della stagione (una tregua alla “Susodipendenza” quindi). Lo spagnolo è sembrato parecchio appannato. Non è un caso che, le azioni più pericolose si siano realizzate sull’asse Bonaventura-Chalanoglu.
Proprio quest’ultimo sembra essere la sorpresa più lieta di queste ultime partite. Parliamoci chiaro, non si tratta di un fenomeno, ma le sue giocate sono state sempre essenziali e precise, così come vuole il manuale del buon calcio.
Prova più che positiva anche del tanto criticato Kalinic che, con i suoi movimenti, ha creato non pochi grattacapi alla difesa avversaria. A consuntivo un rigore procurato ed un assist ben servito.
Infine Kessié, partita maiuscola dell’ivoriano che con Gattuso sta ritrovando la migliore condizione atletica. Non solo i 2 goal segnati, ma tanta sostanza: aveva già sfiorato il goal del pari prima del calcio di rigore e deliziato la platea con una repentina incursione in area di rigore, culminata con un assist al bacio per Kalinic, poi non trasformato. Il tutto farcito da grande corsa e aiuto ai compagni. Insomma, ieri era ovunque.
Ma passiamo alle note dolenti.
Per la prima volta in stagione il Milan ha preso goal nei primi 15 minuti di partita (all’ottavo del primo tempo per la precisione). Certo, non è solito assistere ad una papera di Donnarumma, ma Barella meritava una marcatura ben più attenta.
L’attacco rappresenta, poi, il grande problema del Milan. Lo ripeto, ieri buona partita di Kalinic ma, per usare un eufemismo, tira veramente troppo poco in porta (e quando lo fa pure male).
Il bicchiere è quindi mezzo pieno; ma il timore è che il tour de force che spetta ai rossoneri (11 partite in 43 giorni prima del Cagliari), metta in crisi le carenze strutturali della Rosa di mister Gattuso. Nonostante abbia dichiarato di non volere rinforzi in questa finestra di mercato, a Rino manca certamente un vice Kessie – il buon Kucka, avrebbe fatto certamente comodo al Milan anche quest’anno - e un’ala a sinistra alla Deulofeu.
Continuate a lavorare ragazzi, speriamo siano solo paure infondate.
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